Ancona-Osimo

Schiavoni «L’Api fuori dalla campagna elettorale»

Il numero uno di Confindustria Marche Nord Claudio Schiavoni interviene sull'argomento, dopo la vicenda delle esalazioni di idrocarburi dalla raffineria di Falconara. «In quanto associazione che tutela il ruolo dell’industria sul territorio auspichiamo dalle amministrazioni un aiuto a promuovere un dibattito sereno e scevro da manipolazioni», dice

Il sopralluogo dei vigili del fuoco dopo le prime esalazioni (Foto: Ondaverde Onlus)

ANCONA – Dopo la perdita di petrolio dal tetto di un serbatoio della raffineria Api di Falconara, lo scorso 12 aprile, che ha causato disagi alla popolazione (leggi l’articolo), e dopo le polemiche, le prese di posizioni sulla vicenda, e l’apertura di un fascicolo ad opera della magistratura dorica (leggi l’articolo), anche il presidente Confindustria Marche Nord Claudio Schiavoni interviene. «Non entro nel merito degli eventi già ampiamente chiariti dall’azienda: sottolineo solo il fatto che la stessa è intervenuta immediatamente con le migliori tecnologie per contenere le emissioni odorigene e il problema è stato completamente risolto in pochi giorni. Quello che mi sembra corretto sottolineare è che non si può cavalcare questo avvenimento come tema di campagna elettorale, che al pari di molte altre nel paese sembra a questo punto sempre più priva di contenuti di spessore».

Confindustria Marche Nord conferma che la proprietà e il management, pur nella consapevolezza di operare in un settore delicato, hanno sempre dedicato grandi risorse e attenzione al tema della sicurezza sul lavoro e dell’impatto ambientale: basti citare che già nel 2010 il sito di Falconara ha ottenuto, prima raffineria in Italia, l’Autorizzazione Integrata Ambientale. Questa autorizzazione significa ottemperare ad una serie di norme e un impegno considerevole a livelli tecnico, umano ed economico a favore dell’evoluzione ambientale del complesso industriale.

Claudio Schiavoni, presidente Confindustria Marche Nord
Claudio Schiavoni, presidente Confindustria Marche Nord

«Il sito di Falconara – continua Schiavoni – è una realtà che ha un grande valore economico sul nostro territorio: è il principale operatore del porto in quanto a merci movimentate ed è un significativo bacino occupazionale. Proprio nella consapevolezza del valore aggiunto in termini di competenze che Api può mettere a disposizione, nel 2014 come Confindustria avevamo addirittura ipotizzato la costituzione di un centro di ricerca applicata su energia e ambiente proprio a Falconara, in partnership anche con la Politecnica delle Marche».

Un’impresa seria dunque, che investe, dà lavoro, collabora da sempre in maniera trasparente con gli enti preposti alla tutela ambientale e sanitaria, merita di essere considerata non un pericolo per la cittadinanza, bensì un valore da difendere.

«In quanto associazione che tutela il ruolo dell’industria sul territorio – conclude il presidente degli industriali – auspichiamo da parte delle amministrazioni un aiuto a promuovere un dibattito sereno e scevro da manipolazioni elettoralistiche che, grazie anche a una informazione trasparente, stimoli la collaborazione costruttiva tra aziende e territorio nell’interesse dell’ambiente e dello sviluppo dell’economia».