ANCONA- Sciopero nazionale dei lavoratori delle Province proclamato da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. Una delegazione di sindacati è stata ricevuta dai Prefetti delle cinque province marchigiane. Ad Ancona, Luca Talevi e Giovanni Cavezza della Cisl Fp, Simone Morbidoni della FP Cgil, Rita Marilena Tregambe della Uil Fpl hanno incontrato il Prefetto Antonio D’Acunto per illustrare le motivazioni della mobilitazione che, in assenza di risorse nel Def, proseguirà anche nelle prossime settimane.
«Dopo la bocciatura del Referendum del 4 dicembre 2016 c’è necessità di governance e di un chiaro ruolo da dare alle Province le cui competenze riguardano i Centri per l’impiego, la manutenzione delle strade, ambiente e edilizia scolastica. Se non vengono inserite adeguate risorse nel Def non si possono erogare servizi come si dovrebbe. Basti pensare che nelle Marche, a causa del terremoto è necessaria una maggiore spesa per l’edilizia scolastica e per sistemare le strade danneggiate dalle scosse- spiega il capo delegazione Luca Talevi, segretario generale Fp Cisl Marche-. Le Province hanno pari dignità di comuni e regioni, servono quindi risorse per tutelare i dipendenti ed erogare servizi. Inoltre nelle Marche la situazione dei 13 Centri per l’impiego è particolare. Su 346 persone che ci lavorano, 84 sono precarie. Riteniamo necessarie la stabilizzazione dei precari e le dovute risorse per garantire lo sviluppo professionale dei lavoratori e dei servizi».
Nelle Marche i lavoratori delle Province sono circa un migliaio, prima del riordino delle funzioni dell’ente erano il doppio. Il Prefetto di Ancona, Antonio D’Acunto, invierà al Ministero il documento con le richieste dei sindacati, tra le quali: recuperare con la prossima legge di bilancio le risorse necessarie per garantire la sostenibilità economica di questi enti, sbloccare il turn over, stabilizzare i precari, risolvere la questione dei Centri per l’impiego ed individuare soluzioni per far uscire dalla crisi strutturale finanziaria gli enti con maggiori difficoltà.