ANCONA – Profonda commozione alla banchina 3 del porto di Ancona dove questa mattina i rimorchiatori e le organizzazioni sindacali dei trasporti Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti Marche, Cgil, Cisl e Uil Ancona hanno manifestato nell’ambito di uno sciopero indetto dopo l’affondamento del “Franco P”, il rimorchiatore inabissatosi mercoledì sera nello specchio di mare davanti alla costa di Bari.
Una mobilitazione, quella dei sindacati e dei lavoratori portuali, con cui hanno voluto accendere i riflettori sulla sicurezza dei lavoratori. Nel tragico incidente sul lavoro hanno perso la vita anche due marittimi di Ancona e un tunisino, mentre due pugliesi sono dispersi. Allo sciopero ha aderito il 60% circa dei rimorchiatori di Ancona che sono complessivamente una sessantina (gli altri non hanno potuto presenziare, come riferiscono fonti sindacali, per il mantenimento dei servizi minimi).
La segretaria regionale Filt Cgil Valeria Talevi sottolinea che c’è stata «ampia partecipazione dei lavoratori marittimi e portuali» e che le organizzazioni sindacali chiedono «la necessaria sicurezza» dei lavoratori e «il superamento dei decreti legislativi 271 – 272 del ’99 che regolano il settore marittimo e portuale in materia di salute e sicurezza, chiediamo da tempo atti legislativi che si armonizzino al testo unico 81» ma anche «maggiore controllo sulle imbarcazioni, sul numero di equipaggi, per evitare morti sul lavoro non giustificate».
«I due decreti sono ormai superati dalle norme del testo unico 81, successivamente aggiornato – aggiunge -: il lavoro marittimo e portuale è molto rischioso, perché legato alle interferenze sullo stesso sito lavorativo, al numero degli equipaggi, all’organizzazione del lavoro. Al di la del corso che seguiranno le indagini chiediamo maggiore prevenzione per evitare il ripetersi di simili tragedie».
Secondo la sindacalista serve una formazione continua non solo dei lavoratori, ma anche dei datori di lavoro. «Ad Ancona i rimorchiatori sono come una grande famiglia – conclude – tutti molto solidali tra loro e la loro tristezza è stata palpabile».
Il segretario Uiltrasporti Marche, Emanuele Cingolani, ha sottolineato che quella del “Franco P” rappresenta «l’ennesima tragedia del mare che fa registrare ancora vittime sul lavoro. In segno di lutto le segreterie nazionali hanno dichiarato le quattro ore di sciopero».