ANCONA – Duecento lettere del pittore anconetano Francesco Podesti potrebbero essere acquistate dal Comune. Un collezionista ha contattato l’assessore alla Cultura Paolo Marasca che si è recato a Roma per la visione e valutazione del carteggio. La proposta del proprietario consiste nell’acquisto da parte del Comune delle lettere, provenienti dall’archivio Bourbon Del Monte e datate dal 1817 al 1845.
«L’incontro è stato importante per la visione dei documenti – spiega Marasca – ma ora dovranno essere letti e decifrati da un esperto che ne dovrà verificare l’autenticità, dopodiché valuteremo se acquistarle. Le lettere sono tante e importati dal punto di vista storico perché potrebbero permettere di capire ancora meglio la carriera artistica del Podesti e il mondo romano in cui si muoveva».
Le lettere, se autentiche, potrebbero far scoprire nuovi particolari sulla carriera di uno dei maggiori pittori italiani della prima metà dell’Ottocento, nato ad Ancona durante il periodo napoleonico nel rione di Capodimonte, e autore di tantissimi dipinti, tra cui Il Giuramento degli Anconetani. Questo fu commissionato nel 1844 dalla Municipalità anconetana, su interessamento proprio del marchese Bourbon Del Monte, e il dipinto giunse ad Ancona nel 1856. Premiato all’Esposizione universale di Londra del 1851 e a quella di Parigi del 1855, ritrae una scena del 1173 quando Ancona finì sotto assedio dalle truppe di Cristiano di Magonza, luogotenente di Federico Barbarossa, e dalla flotta veneziana sua alleata. L’assedio durò sette mesi, ma la città non si piegò e riuscì a cacciare il nemico. Il quadro fotografa il momento in cui consiglieri, soldati e popolo anconetano giurano di resistere fino alla morte piuttosto che arrendersi.
Attualmente il dipinto è sottoposto ad un intervento di restauro, finanziato dalla Coop Alleanza 3.0, dopodiché tornerà nella Pinacoteca civica, intitolata proprio a Francesco Podesti e nata grazie al fervido interessamento del pittore anconetano. Ecco che, con l’acquisto delle lettere, ad Ancona si potrebbe ampliare l’itinerario alla scoperta dei luoghi legati al pittore, che già comprende la Pinacoteca dove sono custodite alcune sue opere, la visione degli “Evangelisti” che dipinse, ormai ottantenne, nelle vele della cupola della Chiesa del Santissimo Sacramento, e la casa natale nel Rione Capodimonte.