ANCONA – «Sono qui per fare un controllo così da essere sicura di non contagiare altre persone: io sto bene, lo faccio più che altro per gli altri».
È con questo senso di responsabilità che diversi studenti delle scuole superiori, come Giovanna Maddalena Di Maio (del Liceo Musicale Rinaldini di Ancona), hanno aderito allo screening, loro dedicato, messo in campo da Regione e Asur, dopo lo sciopero dei giorni scorsi promosso dalla Consulta degli studenti di Ancona e Ascoli Piceno in seguito alla prima campagna di test rapidi eseguita il 6 gennaio solo per gli alunni delle scuole elementari e medie.
In tanti oggi sono arrivati alla spicciolata al PalaRossini di Ancona, allestito per l’occasione come punto tamponi del capoluogo. «In classe abbiamo deciso un po’ tutti di farlo» racconta la studentessa, «e il 10 gennaio abbiamo scioperato per avere lo screening gratuito, per rientrare in sicurezza».
Di Maio spiega «il problema non è tanto nelle classi, ma nei trasporti pubblici: ho una compagna di classe che viene da Fabriano tutti i giorni e con il treno non si sente sicura, ha paura di infettarsi con il Covid e di portarlo in classe».
L’infermiera Sonia Broncolo spiega «abbiamo avuto una buona risposta da parte delle famiglie» tanto che in sole tre ore sono stati eseguiti 169 test antigenici rapidi dai quali «è emersa una grande percentuale di negativi e pochissimi positivi al Covid, che domani verranno reinseriti per il tampone molecolare al PalaIndoor».
Tra i ragazzi che arrivano al palazzetto per sottoporsi al test «ci sono anche studenti vaccinati, ma fra loro non abbiamo avuto ancora nessun positivo» conclude l’infermiera.
«Le famiglie hanno accettato bene l’iniziativa e c’è anche qualche genitore che chiede di poter essere sottoposto a tampone» spiega Giuseppe Mosca, volontario della Croce Rossa di Osimo.
«Voglio sentirmi più sicuro all’interno della scuola» spiega Diego Torricini, studente del liceo scientifico sportivo di Falconara, arrivato al PalaRossini per sottoporsi al test accompagnato dal papà e dal fratello gemello di 14 anni Pietro Torricini, studente del liceo artistico di Ancona. Pietro sottolinea l’importanza del test anche per la pratica dell’attività sportiva e per tornare più rapidamente ad una maggiore normalità.