ANCONA – Il dibattito sulle condizioni per rendere possibile il rientro a scuola di tutti gli studenti è giustamente ritenuto essenziale. La discussione per stabilire quali siano le condizioni perché le lezioni negli Istituti Superiori possa tornare ad essere in presenza tiene conto di molti aspetti.
Per Anci Marche i comuni, anche in questi mesi di pandemia, hanno dato prova di incessante impegno su molteplici fronti: controllo delle frequenti e serrate prescrizioni, assistenza sociale ed economica delle fragilità cittadine, prosecuzione in condizioni difficilissime dei servizi essenziali fino all’affiancamento logistico di fondamentali operazioni sanitarie e di profilassi.
«Per quanto concerne la riapertura degli Istituti superiori – scrive la presidente Valeria Mancinelli – per i comuni si profila la necessità di controllo e sorveglianza alle fermate di arrivo e partenza nel TPL degli studenti interessati». Nel dettaglio Anci Marche che ha discusso la questione nell’ultimo consiglio direttivo, argomenta le tesi.
Per poter risultare concretamente utili ed efficaci in alcune azioni spesso richieste alle amministrazioni, servono risorse aggiuntive non potendo essere utilizzate le forze di Polizia Locale in quanto, se da una parte sono impiegate ordinariamente, negli stessi orari, alla direzione del traffico nei pressi dei vari plessi scolastici anche per la sicurezza di pedoni e studenti, dall’altra non c’è stata possibilità, finora, di incremento di personale in questo periodo stante la mancanza di risorse aggiuntive ad hoc, avutesi invece nel periodo estivo per il controllo di spiagge e litorali. Inoltre Anci Marche rimarca l’esaurimento delle varie graduatorie regionali di precedenti concorsi vista la difficoltà di svolgerne di nuovi con le limitazioni delle normative emergenziali in essere.
«Parallelamente – scrive ancora la Presidente Mancinelli al Prefetto D’Acunto e al Presidente Acquaroli – non è possibile attingere ai gruppi di volontariato di Protezione Civile in conseguenza della limitata funzione di deterrenza in capo a personale volontario, non appartenente a corpi di polizia o di forze dell’ordine, e privi di potere sanzionatorio per condotte illegittime; peraltro, giova ricordare come gli stessi gruppi sono ad oggi impegnati in assistenza dei punti tampone o dei nuclei familiari in isolamento domiciliare». Secondo Anci Marche tale sorveglianza risulterebbe comunque parziale ed incompleta per il fine preposto poiché è comunemente risaputo che situazioni di criticità largamente maggiori si manifestano all’ingresso ed all’uscita dei plessi scolastici e non solo alla salita e discesa dai mezzi pubblici. «Pertanto – conclude la Sindaca di Ancona – auspichiamo che presto vengano assegnate quelle risorse necessarie per poter predisporre un’adeguata, concreta ed utile azione di sorveglianza e controllo tramite o personale aggiuntivo di Polizia Locale o contrattualizzazione di servizi di vigilanza privata al fine di poter proseguire quel supporto che oggi fattualmente e materialmente ci è precluso».