ANCONA – Alla sua sedicesima edizione, la Scuola per imprenditori di Confartigianato acquista ancora più valore, aprendosi ai giovani con il corso “Young” e fornendo quegli strumenti necessari a raggiungere la resilienza, per resistere alla crisi e superare il lockdown. L’iniziativa di Confartigianato Ancona – Pesaro e Urbino, che può contare sulla ormai consolidata partnership con la Camera di Commercio delle Marche e il Dipartimento di Management dell’Univpm, è stata presentata oggi nel corso di una conferenza online.
Secondo Confartigianato essere imprenditori oggi necessita di competenze e strumenti indispensabili per resistere in un contesto così drammaticamente mutato, non conta l’età, contano piuttosto le idee e soprattutto le competenze. In questo contesto si evidenzia l’importanza della Scuola per Imprenditori, specie in questo delicato momento storico in cui la crisi economica è stata aggravata dalla pandemia. «È un progetto di altissima formazione che anche quest’anno è capace di rinnovarsi – dicono il presidente Confartigianato Graziano Sabbatini e il segretario Marco Pierpaoli – e la crisi economica causata dalla pandemia ci ha spinti ad aggiungere un corso dedicato agli imprenditori Young. Il nostro primo obiettivo è valorizzare il lavoro, come previsto dall’articolo 4 della Costituzione e garantire la possibilità di lavoro alle nostre imprese, che hanno voglia di ripartire».
Purtroppo sono ancora molte le imprese che non possono lavorare, interi settori ancora fermi e messi ko da decreti e ristori che non arrivano o sono insufficienti. «Auspichiamo una ripartenza veloce anche di questi settori, oltre che un’accelerazione del piano vaccinale – aggiunge Sabbatini -: dobbiamo salvaguardare le nostre imprese, l’occupazione e l’intera economia del territorio, creando un contesto favorevole al fare impresa. È ovvio che la pandemia ha mutato il contesto economico, quindi i nostri imprenditori si devono dotare di nuove competenze. Per questo lanciamo il progetto di Scuola per Imprenditori, uno strumento innovativo in questa situazione di grande disorientamento».
«Siamo orgogliosi di poter garantire anche quest’anno una Scuola ormai a livello delle più importanti Business School Italiane – sottolinea Pierpaoli -; è un’opportunità che offriamo gratuitamente perché, soprattutto in un momento difficile come questo, è fondamentale alimentare il circuito delle competenze, grazie alle quali le nostre imprese possano resistere e rinnovarsi. La formazione una volta era percepita come un arricchimento elitario, oggi per noi è la soluzione per resistere e per affrontare la crisi».
Con soddisfazione, Confartigianato evidenzia che in 15 anni di progetto sono oltre 1500 sono gli imprenditori formati in 500 ore.
«Essere arrivati al 16esimo anno è un segnale di continuità e di un percorso programmato e ben pianificato – sottolinea il magnifico rettore dell’Univpm Gian Luca Gregori – le piccole e micro imprese rappresentano oggi l’ossatura del nostro sistema produttivo regionale, che vanno integrate con sistemi innovativi, di filiera, che guardino al futuro. Il programma formativo si sdoppia, guardando gli aspiranti imprenditori e alle giovani imprese, con analisi dei dati, strategie di marketing, gestione aziendale. Poi verranno affrontati temi di carattere economico-finanziario del post-Coronavirus, poi la strategia dei nuovi dati che arrivano dal digitale, poi il tema della sostenibilità-green ed economia circolare. L’Università ha il dovere di essere utile al territorio, noi ci siamo».
Alla conferenza ha preso parte anche Maria Serena Chiucchi, direttrice del Dipartimento di Management Univpm: «Questa iniziativa vede coinvolto tutto il nostro Dipartimento – dice – e per noi è molto importante perché ci permette di mettere a servizio del territorio le nostre competenze, ricerche, conoscenze e capacità in termini di didattica per una crescita del tessuto imprenditoriale. L’imprenditore deve sì avere l’idea, ma anche la capacità di utilizzare strumenti di ampio respiro per concretizzarla».
«Abbiamo due obiettivi primari – conclude Emanuele Martelli, responsabile Area Formazione e Innovazione Arcos – non ci dobbiamo solo occupare delle imprese nascenti, ma anche di quelle già esistenti che si trovano in difficoltà. Per queste il corso di intelligence management, che offre spunti per affrontare le difficoltà attuali e fare le scelte più giuste. Dobbiamo creare una nuova tipologia di imprenditore che sia capace di gestire il personale (capitale umano), creare affidabilità verso le banche, gestire i problemi di natura finanziaria e i dati, investire sulla digitalizzazione come soluzione per giungere alla resilienza, sostenibilità».
I corsi partiranno il 19 aprile e si articoleranno in un ciclo di 9 moduli. Le lezioni si terranno il lunedì alle ore 18,30.
Mentre la Scuola per imprenditori Young prende il via dal 10 maggio attraverso 12 lezioni, il giovedì sempre alle 18,30. Per iscriversi e partecipare: www.confartigianatoimprese.net/scuolaperimprenditori/.