Nuove tecnologie digitali e metodologie didattiche innovative nelle scuole per superare le difficoltà di apprendimento e favorire l’inclusione scolastica: è l’Avviso pubblico per progetti di didattica innovativa nelle istituzioni scolastiche presentato questa mattina, 9 luglio, dall’assessora regionale all’Istruzione Chiara Biondi. «Si tratta di una nuova didattica, laboratoriale e inclusiva, in grado di recepire i bisogni e i desideri degli alunni, di valorizzare il loro mondo interiore e di far emergere risorse e talento – spiega Biondi – una sfida accettata dalla Regione che crede fortemente nella necessità di adottare modalità innovative di apprendimento basate sul giusto utilizzo di strumenti digitali sin da bambini a partire dalla quinta elementare fino all’esame di maturità». E aggiunge: “I ragazzi studiano in modo più coinvolgente e stimolante e allo stesso tempo vengono chiamati a conoscere i processi di realizzazione delle attività scoprendo nuovi orizzonti professionali», puntualizza Biondi.
L’avviso rientra in quel «processo strategico di sviluppo del sistema formativo della Regione Marche». È stato predisposto per offrire modelli di intervento fondati sulla didattica innovativa che adotta metodologie di insegnamento alternative alla classica lezione frontale e capaci di intercettare le modalità preferenziali di apprendimento degli studenti.
In questo quadro quindi anche l’apertura all’Intelligenza Artificiale (AI) da approfondire e trasferire strategicamente nel mondo della scuola e dell’educazione quale frontiera significativa per l’innovazione didattica.
Figure centrali in questo processo sono i docenti, chiamati a sviluppare unità di apprendimento specifiche, realizzando la transizione dal modello dell’insegnamento trasmissivo a quello dell’apprendimento coinvolgente e valorizzando l’attività didattica in ottica orientativa: la qualificazione e la professionalizzazione dei docenti, mediante attività formative e laboratoriali e la successiva sperimentazione ed implementazione con le classi, è fondamentale per raggiungere gli obiettivi previsti.
La Regione, è stato spiegato nel corso dell’incontro con la stampa, vuole accompagnare le istituzioni scolastiche in un vero e proprio “laboratorio di innovazione” verso la didattica innovativa e le connesse metodologie allo scopo di favorire il successo formativo e l’inclusione, alzare i livelli di apprendimento e la personalizzazione dei piani di studio, sperimentare una modalità di apprendimento dinamica e non stereotipata, oltre allo sviluppo dell’intelligenza emotiva e delle soft skills (CMS, Career Management Skills), e allontanare i rischi di dispersione scolastica.
L’Avviso Pubblico si articola in due linee di intervento: Linea di intervento 1 – Progetti di innovazione didattica e Linea di intervento 2 – Progetto Pilota sull’intelligenza artificiale, per l’anno 2024, allo scopo di favorire un percorso sperimentale di alta innovazione.
Le risorse finanziarie previste per gli anni 2024, 2025 e 2026 ammontano a complessivi 8.400.000 euro, sono afferenti al PR Marche FSE+ 2021/2027, e destinate a finanziare nell’arco dei 3 anni un totale di 37 Progetti sulla Linea 1 e, nel 2024, un Progetto sulla Linea 2. Nel corso del 2024 si intendono finanziare 14 Progetti di innovazione didattica per un importo di 200.000 euro ciascuno e un Progetto Pilota sull’intelligenza artificiale, di rilevanza regionale, di importo pari ad euro 1.000.000. Ciascuna proposta progettuale dovrà caratterizzarsi per la dimensione profondamente innovativa e dovrà mirare a rinnovare l’offerta formativa della singola scuola, puntando su nuovi punti di forza, nonché indicare le risorse necessarie e gli obiettivi da raggiungere.
I destinatari per i Progetti di innovazione didattica sono i docenti delle istituzioni scolastiche coinvolte nel Progetto, gli studenti della scuola primaria nell’ultimo anno, studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado e le loro famiglie.
Il progetto Pilota sull’intelligenza artificiale si rivolge ai docenti, agli Studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado e alle loro famiglie. Possono presentare la domanda, per la Linea 1, le Associazioni Temporanee di Impresa (ATI) o di scopo (ATS) composte da una istituzione scolastica pubblica, statale e paritaria, con il ruolo di partner o capofila e le strutture formative (esclusi i Servizi territoriali per la formazione), con il ruolo di partner o capofila. Per la Linea 2 – le Associazioni Temporanee di Impresa (ATI) o di scopo (ATS) composte dalle istituzioni scolastiche pubbliche, statali e paritarie (almeno una per provincia) e le strutture formative (esclusi i Servizi territoriali per la formazione), con il ruolo di partner o capofila.