Ancona-Osimo

A scuola senza mascherina, impatto su forme respiratorie e gastrointestinali. Situazione Covid stabile al Salesi di Ancona

Al Pronto Soccorso del Salesi gli accessi per Covid sono stabili attorno ai 7 a settimana. La riapertura delle scuole per ora si fa sentire con accessi per altre forme virali

Il pronto soccorso del Salesi di Ancona

ANCONA – Al Pronto Soccorso dell’Ospedale Salesi «è stabile» la situazione degli accessi per Covid. «Dopo il picco di casi a luglio – dice la responsabile Elisabetta Fabiani – ci siamo assestati su una media di 6-7 casi settimanali». Da più di due settimane l’incidenza dei contagi sta crescendo in maniera continuativa ed ha sfondato quota 500 casi su 100mila abitanti.

«A fronte di una ripresa dei contagi a cui si assiste a livello nazionale nella fascia di popolazione d’età adulta – aggiunge – in pronto soccorso la situazione è ancora stabile, ma nella fascia pediatrica si osserva solitamente una ripresa tardiva rispetto all’età adulta».

Insomma l’impatto della riapertura delle scuole sul fronte della trasmissione del virus Covid non si rileva ancora, mentre sta sortendo il suo effetto per quanto concerne «le altre infezioni, sia come forme virali respiratorie che gastrointestinali». Con la caduta dell’obbligo della mascherina a scuola e l’imminente stagione fredda che imporrà di chiudere le finestre in classe «ci aspettiamo un incremento della trasmissione del Sars-Cov-2», conclude.

Cresce l’incidenza e nelle farmacie +20-30% test

Una farmacia (immagine di repertorio)

Intanto nelle farmacie il crescere dell’incidenza dei casi positivi al virus sta facendo aumentare la richiesta di test Covid. «L’incremento stimato è tra il 20 e il 30% – dice il presidente Federfarma Ancona Luigi Galatello -, inferiore rispetto a quello delle precedenti ondate, quando era ancora in vigore il Green pass e quindi le persone avevano bisogno di certificare la loro negatività al virus per il lavoro».

In questa fase «le persone si sottopongono al test in farmacia soprattutto per verificare il loro stato di salute – dice – o per avviare le pratiche burocratiche per la quarantena». Persone che si recano in farmacia magari «dopo l’esito positivo dell’autotest eseguito a casa». A crescere è anche la richiesta di autotest da fare a casa, anche se «più contenuta rispetto al passato».