Ancona-Osimo

Scuole ed elezioni, Anci Marche: «Impossibile spostare i seggi. Fondi per sanificare»

L’Associazione dei Comuni si rivolge alla giunta regionale e invita i sindaci dei comuni interessati ad usare i soldi a disposizione per sanificare le aule

Scuola dell'infanzia

ANCONA – Impossibile spostare i seggi dalle scuole. Meglio puntare a reperire fondi per accelerare la sanificazione delle aule. Lo dice l’Anci Marche, l’associazione dei Comuni. Questo in riferimento alla Delibera della giunta regionale con la quale si incentivano i Comuni delle Marche ad individuare sedi alternative a quelle scolastiche per allestire i seggi elettorali. Seggi che devono essere pronti il 20 e il 21 settembre per le elezioni che riguardano sia le elezioni regionali sia quelle in 17 comuni e quelle referendarie.

L’Associazione dei Comuni marchigiani ritiene difficoltoso recepire quanto contenuto nella Delibera regionale. «Ancora una volta si sta cercando di far ricadere sui sindaci la risoluzione di un problema, quello della sospensione dell’attività didattica, per destinare gran parte delle scuole a seggio elettorale. Sussistono difficoltà di ordine pratico, organizzativo e legale che rendono molto complicato per i sindaci lo spostamento dei seggi elettorali in siti diversi dalle scuole stante anche il regolamento stringente individuato dai Prefetti».

«Pertanto Anci Marche ritiene necessario mantenere invariata la sede dei seggi elettorali così come ogni cittadino trova indicato nella scheda elettorale già in suo possesso, e interrompendo l’attività scolastica per il minor tempo possibile, il cui inizio è previsto per lunedì 14 settembre».
A questo proposito Anci Marche propone alla giunta regionale di destinare il contributo straordinario previsto dalla Delibera come fondo utile a ristorare le spese sostenute dai Comuni che vorranno avvalersi di ditte esterne a supporto del personale comunale, per accelerare le operazioni di allestimento e disallestimento dei seggi elettorali e sanificazione degli ambienti che poi saranno fruiti dagli studenti al ritorno in classe.