MARCHE- È una sfida tra donne quella per la segreteria regionale del Pd Marche. In lizza ci sono Michela Bellomaria, vicesindaco di Cerreto d’Esi, e Chantal Bomprezzi, ex assessore del Comune di Senigallia e attualmente consigliere di opposizione. Le primarie per scegliere la segretaria regionale del Pd Marche si terranno domenica 26 febbraio, in concomitanza con le primarie nazionali. Urne aperte dalle 8 alle 20, possono votare tutti, iscritti al Pd e non. La candidata che vincerà le elezioni avrà il duro compito di “rialzare” e rinnovare il Pd marchigiano dopo la sonora sconfitta alle regionali.
Michela Bellomaria è spostata ed ha un figlio di 7 anni. Dal 2020 è il vicesindaco di Cerreto d’Esi, assessore con delega ai servizi sociali, ricostruzione post sima e protezione civile. Prima è stata operaia di linea Elica, poi ha studiato per diventare operatore socio sanitario, professione che ha svolto per 10 anni.
Nel 2010 ha fondato insieme ad un piccolo nucleo di cerretesi il gruppo comunale di protezione civile, di cui è stata volontaria per 10 anni.
Bellomaria elenca cinque le parole chiave pensate per orientare la vita del nuovo Pd Marche: adesso, squadra, vicinanza, chiarezza, territorio. «Serve un Partito che adesso lavori di squadra, nei territori, sia vicino alle persone e parli in modo chiaro e contemporaneo».
Chantal Bomprezzi è di Senigallia ed ha 32 anni. Si occupa di diritto e tecnologia sia all’Università di Bologna come accademica presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche, sia nella consulenza legale. Nel 2015 è stata assessore con Mangialardi sindaco e attualmente è consigliere comunale di opposizione e vice capogruppo Pd del Comune di Senigallia al secondo mandato. Bomprezzi parla di “Casa Pd Marche” come innovativa, inclusiva e sostenibile.
«L’idea è di un partito che pone al centro l’attenzione per i territori, il superamento della preponderanza delle correnti e la fine dei personalismi, mantenendo come cardini l’apertura all’ascolto e alla partecipazione. I valori sono quelli di un partito che sia innovativo, inclusivo e sostenibile. Questi tre termini sintetizzano i temi prioritari della proposta».