ANCONA – L’Ancona costruisce il suo futuro tra le Marche e la Sicilia, con l’amministratore delegato Roberta Nocelli che insieme alla segretaria Roberta Mancini provvede a pagamenti e documenti necessari all’iscrizione al campionato e alla fidejussione – scadenze fissate per il prossimo 4 giugno – e, nel contempo, tiene i contatti con il mister Roberto Boscaglia, in vacanza nella sua Gela ma al lavoro per fissare i punti fermi della squadra del prossimo anno. A distanza di otto giorni dal viaggio che l’ha portata a Hong Kong a confrontarsi con il presidente Tony Tiong, insieme al consigliere Antonio Postacchini e al legale della società Francesco Milanese, Roberta Nocelli è tornata a parlare attraverso i canali ufficiali della società biancorossa, mettendo in chiaro numerosi aspetti. Parole attese, dopo una settimana di bocche cucite nel segno dell’operatività quotidiana, parole che servono anche a tranquillizzare la piazza che dopo una stagione estremamente travagliata rischia di vedere fantasmi dietro ogni silenzio o ogni parola interpretabile in più modi.
«Sono stati giorni intensi di riflessioni, di confronto e di pianificazione insieme al presidente Tiong – ha detto l’ad Nocelli –. La società ovviamente non si è mai fermata e sta adempiendo alle scadenze federali tra le quali fideiussione e pagamenti dovuti. Già dalla prossima settimana inizierò a confrontarmi per la scelta del direttore sportivo che ovviamente sarà deciso insieme al presidente. Il profilo che cerchiamo per la crescita del club dovrà avere determinate caratteristiche: una di queste è la visione globale dal nostro vivaio. Il nuovo ds dovrà essere una persona motivata, di fiducia. Che non abbia conti aperti con nessuno, un direttore senza vincoli. Incontrerò Boscaglia con il quale sin da subito è nato un rapporto forte basato sulla stima reciproca. Il mister sta già lavorando e ha già visitato la sede del ritiro e le attività a esso collegate. Poi avrò il piacere di sedermi al tavolo con nuovi sponsor che si stanno avvicinando e questo è molto importante. Insieme al presidente stiamo stabilendo progetti, budget e visione del futuro che andremo a condividere con il nuovo direttore sportivo e con il mister».
Roberta Nocelli ha anche parlato del prossimo appuntamento di giugno tra presidente e Comune di Ancona per il completamento dell’operazione di acquisto del terreno destinato al centro sportivo: «Per quanto riguarda il centro sportivo proprio il presidente ha preso l’impegno per la fine di giugno, come tutti sapete. È stata una stagione travagliata, siamo consapevoli degli errori commessi e personalmente credo di aver imparato molto di più in questi ultimi dodici mesi che in tutto il mio percorso. È proprio quando ci sono le difficoltà che vengono fuori alcune caratteristiche delle persone come la forza, il coraggio. E scopri veramente chi sei e cosa puoi fare». Squadra, centro sportivo e vivaio, i tre pilastri su cui far crescere la società biancorossa. Roberta Nocelli conclude proprio sui giovani. E sulla tifoseria, che non ha mai abbandonato la squadra, costituendone anche e soprattutto in trasferta un punto fermo di sostegno e di stimolo.
«Infine, ma non certamente per importanza, vorrei soffermarmi sul nostro settore giovanile. Abbiamo investito risorse importanti e continueremo a farlo ma c’è bisogno di costruire la strada per i nostri ragazzi di oggi e per quelli che verranno. Questa è la logica di crescita, questa è la visione per la quale abbiamo lavorato con il vivaio. Ci sono esempi concreti di società che in cinque anni si sono strutturate dal basso e hanno vinto il campionato con 5-6 giocatori cresciuti in casa e questo è il vero traguardo sportivo che si deve raggiungere. I risultati sono sotto gli occhi di tutti e il merito è delle persone che dal primo giorno si sono spese per questo progetto. Hanno lavorato con un budget, una programmazione e una linea chiara e decisa. Il direttore tecnico Alberto Virgili e il responsabile del settore giovanile Leonardo Scodanibbio hanno avuto responsabilità e visione. Fatemi ringraziare tutta la famiglia Ancona per aver sopportato, sofferto, lottato insieme a me. I tifosi vengono sempre per ultimo, quando scrivo, proprio perché secondo il mio punto di vista l’ultima riga di un comunicato è quella che di solito resta impressa nella mente. A loro “solo” un immenso grazie di esserci stati ogni maledetta domenica».