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La sfida di Luigi Farroni: da Loreto a Fatima a piedi «per sfamare più di tre milioni di bambini»

Luigi Farroni, volontario dell’associazione umanitaria Mary’s Meals, è pronto ad affrontare un tragitto di oltre 3mila chilometri. Obiettivo garantire un pasto quotidiano ai bambini dei Paesi più poveri

Luigi Farroni in Vaticano
Luigi Farroni in Vaticano

LORETO – Il 25 marzo Luigi Farroni, volontario dell’associazione umanitaria Mary’s Meals, partirà a piedi da Loreto con l’obiettivo di raggiungere Fatima nel mese di luglio 2025. Residente a Ripe di San Ginesio, Farroni è coordinatore regionale di Mary’s Meals nella sua regione, tra i volontari più attivi da anni. Per contribuire a garantire un pasto quotidiano ai bambini bisognosi coinvolge parenti e amici e realizza opere e sfide sportive, artistiche e creative. Il suo impegno ha aiutato Mary’s Meals a sfamare circa tremila bambini solo negli ultimi due anni. L’abbiamo contattato prima della partenza.

Signor Farroni che cosa si prepara ad affrontare?
«Percorrerò oltre tremila chilometri passando per Roma, poi attraverserò l’Italia, la Francia recandomi a Lourdes (parte fisicamente più difficile), la Spagna per Santiago de Compostela e infine il Portogallo con destinazione finale Fatima. Per questo ho terminato 300 chilometri di preparazione. Martedì parto da Loreto dopo aver partecipato alla santa messa mattutina officiata dall’arcivescovo monsignor Fabio Dal Cin e mi dirigerò verso Tolentino. È prevista pioggia, sarà difficile ma anche utile per un momento di riflessione sulla siccità che sta colpendo parte dell’Africa».

Qual è il suo obiettivo?
«Voglio percorrere più di tre milioni di passi per sfamare e raggiungere più di tre milioni di bambini, raccogliendo fondi per Mary’s Meals. Un passo equivarrà a un pasto. Sarà un viaggio lungo quasi quattro mesi, durante i quali la mia “casa” sarà un carrello che viaggerà con lui, nel quale custodirò lo stretto necessario. Pesa quaranta chili ed è un po’ un simbolo della raccolta fondi».

Come si sosterrà durante il viaggio?
«Dove dormire, dove mangiare, sarà affidato alla generosità delle persone che incontrerò sul mio cammino. Sono in contatto con frati francescani e anche alcuni amici che ho conosciuto durante il mio percorso».

Da dove è partita l’idea?
«Dieci anni fa ascoltai la testimonianza del fondatore dell’associazione a Medjugorje. Rimasi molto colpito e decisi di mettermi in moto personalmente e in maniera molto concreta per dare una mano. Per tre anni ho portato avanti raccolte fondi nella parrocchie».

Ha già portato avanti altri percorsi?
«Nel 1981 ho percorso 20mila chilometri da solo in Sud America. Sono già in cammino da tempo, vedo davanti a me uno scenario immenso, dove perdermi per ritrovare il mio vero spirito, dove risvegliare l’amore nei cuori».

Cosa la spinge?
«Mi spinge la fede, la speranza e la carità».

Che cosa fa l’associazione?
«L’associazione umanitaria fornisce un pasto scolastico ogni giorno a più di due milioni e mezzo di bambini in 16 tra i Paesi più poveri al mondo. Costa 22 euro dare da mangiare a un bambino nella sua scuola per un anno, ogni passo, ogni chilometro percorso durante questo cammino della speranza ricorderà alla gente quanto sia bello condividere con chi ne ha più bisogno e Mary’s Meals è un modo semplice e concreto per farlo».