ANCONA – Durante il controllo del territorio, ieri, martedì 18 luglio, verso le ore 12, una pattuglia della Squadra Volante, transitando tra le vie del centro storico ha notato un uomo che urlava e che teneva in mano una pietra tipo sanpietrino minacciando di scagliarla contro l’ingresso di una struttura di beneficienza.
Subito gli agenti sono intervenuti, bloccandolo. È un cittadino italiano, classe 1976, pluripregiudicato, senza fissa dimora, il quale, bisognoso di un pasto caldo, si era presentato nella mensa dell’associazione, ma non sopportando di attendere il proprio turno aveva preteso di saltare la fila tra spintoni, insulti e grida. Invitato a usare calma ed educazione il 41enne era uscito dal locale tra urla e minacce. Alla vista della Polizia e intuito che era imminente il controllo, invece di desistere, l’uomo oltremodo infastidito in un crescendo di grida e improperi indirizzava le sue invettive contro gli agenti rifiutandosi di declinare le proprie generalità.
Riportato alla calma veniva accompagnato presso gli Uffici della Questura dove i rilievi fotodattiloscopici rivelavano la sua identità e tutti i precedenti di polizia per reati contro la persona e in materia di sostanze stupefacenti.Dopo le formalità di rito veniva denunciato per minaccia e oltraggio a Pubblico Ufficiale.
Sempre ieri, una pattuglia della Squadra Volante, transitando in Corso Carlo Alberto, alle ore 22.30, ha notato un uomo che tentava di far uscire un cliente da un locale pubblico. L’uomo con in mano un bicchiere pieno di alcool resisteva ad ogni tentativo del titolare che cercava in tutti i modi di poter chiudere il proprio negozio che aveva già le luci e le insegne spente. Provvidenziale l’intervento della Polizia: gli agenti identificavano “l’affezionato” cliente: un cittadino extracomunitario, originario della Tunisia, classe 1964, regolare sul territorio nazionale, il quale in evidente stato di ebbrezza aveva messo in essere un comportamento molesto fino al punto di ostacolare la chiusura del bar, aggrappandosi ai montanti della porta in modo da non far scendere la saracinesca.
Riportato alla calma il 53enne barcollando e biascicando riferiva ai poliziotti di voler finire di bere all’interno del locale e di voler rimanere comodamente seduto nel suo solito tavolo vicino alla vetrata, fino a quando non avrebbe sorseggiato l’ultima goccia di birra, puntualizzando che il proprietario doveva avere pazienza e attendere la fine della consumazione.
Ricomposti gli animi, l’uomo veniva sanzionato per ubriachezza molesta.