ANCONA – La carenza di precipitazioni sta acuendo il problema della disponibilità della risorsa idrica e se anche nella provincia di Ancona per ora la situazione è sotto controllo, Viva Servizi che gestisce il servizio idrico integrato nei 43 comuni della provincia di Ancona servendo una popolazione di circa 405mila cittandini, punta sul lavoro congiunto.
«Questa è una battaglia che vinciamo solo se organizziamo un bel gioco di squadra dove ognuno fa la sua parte – dice il Direttore Generale Moreno Clementi – e per questo, se da una parte abbiamo sintetizzato alcune semplici regole che divulgheremo ai cittadini per promuovere comportamenti virtuosi e responsabili, dall’altra continuiamo a concentrarci sulla ricerca perdite, sulla manutenzione della rete, sulla ricerca di fonti alternative e sull’interlocuzione con gli operatori istituzionali».
Secondo l’azienda la somma degli effetti delle azioni di ognuno può portare a risultati apprezzabili per contribuire a prevenire il razionamento. Il decalogo consiglia di applicare un frangigetto ai rubinetti di casa acquistabile in ferramenta, è di facile istallazione, costa pochi euro e produce risparmi d’acqua consistenti stimati fino al 30%.
Inoltre raccomanda di utilizzare lavastoviglie e lavatrici solo a pieno carico, chiudere il rubinetto durante lavaggio dei denti e la rasatura, utilizzare l’acqua di cottura per annaffiare piante e lavare frutta e verdura, ridurre la frequenza nell’irrigazione di giardini ed orti e soprattutto programmarla nelle ore meno calde della giornata; lavare l’auto solo portandola agli autolavaggio che solitamente hanno impianti di riciclo preferendolo al lavaggio fai-da-te a casa, non riempire vasche o piscine e preferire la doccia al bagno in vasca per la propria igiene personale.
«Alcuni sindaci dei comuni montani stanno valutando di adottare ordinanze restrittive al prelievo di acqua e la situazione è costantemente attenzionata dalla nostra azienda; l’auspicio è che arrivino anche nel nostro territorio le precipitazioni annunciate dagli esperti per le prossime ore e nell’attesa dobbiamo continuare a lavorare affinchè si possa essere sempre meno vincolati ai cambiamenti climatici» conclude Clementi.