ANCONA – «Siccome prevenire è meglio che curare», raccogliendo l’invito che in questo senso è stato fatto dall’Ato e anche dalla società Viva Servizi, anche noi «adottiamo un’ordinanza che limita alcune modalità di utilizzo dell’acqua potabile da parte dei privati». Così la sindaca di Ancona Valeria Mancinelli ha annunciato l’ordinanza che dispone limitazioni all’uso dell’acqua potabile, siglata nella giornata di oggi alla luce dell’andamento meteorologico caratterizzato da temperature elevate e assenza di precipitazioni piovose.
«Non siamo in emergenza idrica», ha precisato, ma «prevenire è meglio che curare» per questo l’amministrazione comunale ha raccolto «l”invito che in questo senso è stato fatto dall’Ato» e «anche dalla società Viva Servizi». «Grazie a Dio e grazie anche agli investimenti fatti negli ultimi 20 anni nella nostra provincia, sul sistema idrico e sulle fonti di approvvigionamento» non c’è una emergenza idrica, «a differenza di altre realtà italiane e anche di altre realtà della regione Marche». In provincia di Ancona «in 20 anni si sono investiti circa 100 milioni di euro, attraverso l’azienda pubblica Viva Servizi», ha rimarcato, sottolineando che l’ordinanza siglata è «sulla falsariga di quanto fatto anche da altri comuni».
Ecco cosa prevede l’ordinanza
Nel dettaglio l’ordinanza, in vigore fino al 30 settembre 2022, salvo diversa comunicazione, dispone di limitare l’irrigazione e annaffiatura di orti, giardini e prati, consentendola per non più di tre giorni alla settimana ed escludendo l’intervallo dalle ore 7 alle 22. Inoltre dispone divieti per: lavaggio di aree cortilizie e piazzali, salvo per i servizi pubblici di igiene urbana, con la raccomandazione di effettuare tali attività dopo il tramonto; lavaggio privato di veicoli a motore con l’esclusione di quello svolto da impianti di autolavaggio autorizzati; riempimento di fontane ornamentali e vasche da giardino su aree private; riempimento di piscine su aree private, salvo quelle legate ad attività economiche turistiche o sportive; usi dell’acqua diversi da quello domestico, igiene personale e abbeveraggio animali.
Una ordinanza, che riconosce la massima importanza della collaborazione attiva di tutti i cittadini e attori coinvolti, e con il provvedimento la sindaca invita la cittadinanza a adottare comportamenti volti a un uso razionale e corretto dell’acqua per evitare inutili sprechi. L’ordinanza sarà a breve pubblicata nell’albo pretorio e nel sito istituzionale. L’atto prende le mosse dalla nota della Regione con cui si invitano i Comuni a emanare apposita ordinanza, valida almeno fino al 30 settembre (o fino a diversa comunicazione) per limitare dei prelievi di acqua da pubblico acquedotto per un uso razionale e corretto dell’acqua, per evitare inutili sprechi, e dalla nota della Ato n. 2 Marche Centro – Ancona Servizio Idrico Integrato in cui si attesta che nel territorio Ato 2 Marche Centro – Ancona, l’attuale stato di “severità idrica, non presenta per il momento elementi di criticità estrema ed è sostanzialmente in linea con quella dello scorso anno 2021, seppure in peggioramento sulla base delle previsioni dei modelli metereologici.