La coalizione di centrodestra formata da Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale per vincere le elezioni amministrative del 2018 apre le porte anche alle liste civiche purché condividano il programma elettorale. Sono 4 i punti imprescindibili Fdi-An per costruire una vera alternativa di governo: sicurezza- lotta al degrado- accessibilità al centro – viabilità e infrastrutture. «Grazie al confronto con gli anconetani abbiamo presentato un pacchetto di proposte per ogni punto cardine- riferisce il segretario comunale Fdi-An, Angelo Eliantonio-. Questi gli aspetti principali:
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SICUREZZA: bisogna affrontare con fermezza e decisione il tema dei quartieri multietnici non con false politiche di integrazione come il festival del Piano. Il tema dell’immigrazione è strettamente connesso alla sicurezza. Occorre un progetto di integrazione per educare i cittadini stranieri e per fargli comprendere il senso civico e il rispetto delle regole. Noi continuiamo a chiedere ulteriori controlli. In quartieri come gli Archi e il Piano, di notte si percepisce l’assenza dello Stato. Il clima di insicurezza è aggravato dal degrado dato dagli spazi vuoti come piazza D’Armi e piazza Ugo bassi che in realtà non sono piazze. Nei quartieri multietnici c’è quindi bisogno di una riorganizzazione degli spazi dal punto di vista urbanistico. Per quanto riguarda i controlli in queste zone, nel nostro programma abbiamo inserito un pattugliamento fisso della polizia municipale e maggiori controlli da parte delle Forze dell’ordine. Servono controlli anche negli edifici abbandonati. Inoltre devono essere chiuse tutte quelle attività che non rispettano le regole e creano problemi di ordine pubblico.
LOTTA AL DEGRADO: recuperare il patrimonio immobiliare in disuso in quanto gli edifici abbandonati sono attrattori di degrado. Tempo fa’ avevamo contato in tutta la città circa 20 immobili inutilizzati (pubblici e privati) per un totale di circa 150 mila metri quadri. Proponiamo un piano del riuso.
ACCESSIBILITÀ AL CENTRO: ovvero il rilancio del commercio e il lancio della movida in quanto non esiste e non è mai esistita. Rilanciare il commercio significa invogliare i cittadini a tornare in centro per fare acquisti, a viverlo in maniera completamente diversa. Andare in centro oggi è visto come un problema: non ci sono parcheggi e costano caro. Va fatto un progetto complessivo molto articolato per questo stiamo già lavorando con degli ingegneri e tecnici. Ad Ancona è difficile fare impresa, commercio ed eventi. Il Comune in questi anni ha dimostrato di essere una delle cause di questa situazione. Locali che chiudono, piazze che muoiono, autorizzazioni negate hanno ripercussioni anche dal punto di vista occupazionale. Per rilanciare il commercio e il centro commerciale naturale servono molti eventi pensati con l’ausilio delle categorie, degli esercenti.
Per quanto riguarda questo aspetto, stiamo lavorando ad un piano da estendere agli operatori del settore in quanto bisogna affidarsi ad esperti. Non è con un alberello di Natale, con opere di ordinaria amministrazione fatte passare per eventi epocali che si crea il cambiamento. Un evento epocale è una rivoluzione. Sto guardando ad alcuni piccoli centri del nord Italia che non hanno il mare. Noi non abbiamo un lungomare quindi dobbiamo sfruttare le potenzialità del centro storico. Occorre un tavolo di programmazione e coordinamento permanente: una volta al mese si riuniscono gli assessorati con esercenti, operatori del settore, imprenditori e dj. No a eventi una tantum ma fissi per riabituare gli anconetani, per farli riappropriare degli spazi. Quando si organizza qualcosa in una parte della città, tutto il resto si svuota per questo bisogna fare eventi itineranti: al porto, in piazza del Papa, spina del corsi, Passetto ecc..
VIABILITÀ E INFRASTRUTTURE: L’amministrazione comunale ha fatto asfaltature spot come operazione elettorale. Qualche strada è stata asfaltata ma come? Basta vedere quelle rifatte due anni fa, sono un colabrodo. Per farle poi sono stati spesi moltissimi soldi. Per quanto riguarda le infrastrutture, abbiamo visto passerelle anche alla presenza del ministro del Rio: l’Uscita a Nord non è ancora in cantiere ed era un progetto di 30 anni fa.
Continueremo con le nostre campagne di ascolto per i quartieri e proporremo approfondimento tecnico su ognuno di questi temi» conclude Eliantonio.