ANCONA- Prosegue l’operazione sicurezza urbana messa in campo dalla Questura di Ancona. La stretta attuata dalle forze dell’ordine per contrastare l’ondata di vandalismo e degrado che ha colpito il capoluogo comincia a dare i primi frutti: 5.400 persone identificate, 1.250 veicoli controllati e 135 misure di prevenzione emesse. A tre mesi dall’entrata in vigore dei nuovi dispositivi di sicurezza urbana, disposti dal Prefetto di Ancona, Darco Pellos, si traccia un primo bilancio.
La sicurezza
L’ultimo episodio di delinquenza di strada si è verificato sotto la Galleria Dorica, nel cuore di Corso Garibaldi, quando due bande di giovani si sono scontrate dando vita ad una maxi rissa che ha coinvolto almeno una quarantina di persone. Questo è stato solo la punta dell’iceberg. Perché dietro ci sono stati tanti, troppi, eventi simili che nell’arco di pochi mesi hanno gettato la città di Ancona in uno stato di emergenza sicurezza. I commercianti hanno più volte lamentato una carenza dei controlli e lo stato di abbandono delle vie del centro completamente lasciate in balia dei malintenzionati. Il più delle volte gang di giovanissimi, spesso provenienti dall’hinterland, che credendo di vivere in una qualche serie tv di stampo criminale, scambiavano il centro città per il set delle loro scorribande. Fino a che le autorità non hanno deciso di porre rimedio ad una situazione che rischiava di andare fuori controllo.
L’operazione
Il lavoro di concertazione tra Questura e Prefettura ha dato vita all’operazione Sicurezza Urbana che nel giro di tre mesi ha portato all’emissione di 135 misure di prevenzione, all’identificazione di 5.400 individui e 1.250 veicoli controllati. In particolare: 71 sono stati i fogli di via emessi ai danni di soggetti che non avevano motivo di permanere in città, 36 Daspo urbani nei confronti di persone già colpite da altre condanne per reati pregressi e 30 avvisi orali nei riguardi di soggetti già gravati da precedenti specifici e di polizia. A ciò si aggiunge il monitoraggio continuo delle pattuglie di polizia presenti sul territorio, specie durante il fine settimana nei luoghi della movida, e l’azione di prevenzione svolta dai poliziotti di prossimità in costante raccordo con le istituzioni scolastiche e con gli esercenti. Una task force che è risultata più che necessaria a riportare un’atmosfera di sicurezza laddove negli ultimi tempi gli stessi cittadini facevano fatica a vivere una normale e semplice socialità.