ANCONA – Sono 139 su oltre 220 (il 62%) i Comuni finanziati dalla Regione Marche con appositi bandi per la sicurezza stradale. Lo ha annunciato l’assessore regionale con delega alle Infrastrutture e Lavori Pubblici Francesco Baldelli nel corso della conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo Raffaello. Presenti il consigliere regionale della Lega, vicepresidente del gruppo consiliare Mirko Bilò e la consigliera Chiara Biondi, insieme al consigliere di Fratelli d’Italia Marco Ausili.
I progetti finanziati dalla Regione sono 139 su 215 complessivamente depositati, e ammontano a oltre 11 milioni di euro che, cumulati con la compartecipazione dei Comuni, vedranno più di 20 milioni di euro investiti in tutta la regione. Risorse che andranno a sostenere anche le imprese che realizzeranno i lavori e che, come ha spiegato l’assessore, dovranno essere messe a terra a cavallo tra il 2022 e il 2023.
«Abbiamo deciso per prima volta – spiega Baldelli – un intervento sistematico della Regione Marche sulla sicurezza stradale e su infrastrutture che non sono di stretta pertinenza regionale, ma comunale. So le difficoltà che vivono i Comuni e le amministrazioni comunali, per averle vissute direttamente sulla mia pelle – afferma ricordando la sua esperienza come primo cittadino di Pergola – per questo ho chiesto alla Giunta e all’Assemblea Legislativa di cambiare la modalità degli interventi e di realizzare bandi in modo da prevenire le emergenze, chiedendo ai sindaci e alle amministrazioni comunali di progettare e riprogrammare: progetti e programmi che possono finire ad essere finanziati dalla Regione con bandi e non una scelta discrezionale della Giunta o dell’assessore».
Si tratta della prima volta, nella storia della Regione, che l’ente interviene sul fronte di interventi che sono di pertinenza comunale e non regionale. Nuovi marciapiedi, pavimentazioni stradali, rifacimenti del manto stradale, consolidamento di fondi stradali, rotatorie, attrezzaggio di aree di sosta per mobilità sostenibile, percorsi ciclopedonali, parcheggi di interscambio in prossimità delle fermate di trasporto pubblico locale, sono alcuni degli interventi in programma, che come ha evidenziato l’assessore significano maggiore sicurezza per i cittadini e decoro urbano che può migliorare quartieri e centri storici, rendendo le aree più attraenti. I progetti finanziati, come ha fatto notare l’assessore, sono suddivisi «in maniera omogenea» in tutte e 5 le province delle Marche.
L’assessore ha evidenziato il colloquio continuo con le amministrazioni comunali, «senza differenza di sorta tra le grandi e le piccole città, tra il nord e il sud della regione, tra l’entroterra e la costa, perché vogliamo creare un equilibrio degli investimenti in tutti i territori. Non esistono cittadini di serie A e di serie B e qui lo diciamo con atti concreti che abbiamo costruito con gli enti locali».
«Il finanziamento ai Comuni da parte della Regione Marche per interventi che garantiscano la sicurezza stradale dei loro territori, rappresenta il segno tangibile e inequivocabile di un vero e proprio cambio di passo operato dalla giunta Acquaroli – osserva il consigliere e vicepresidente della Lega Mirko Bilò – . Si tratta di interventi importanti per garantire la sicurezza dei cittadini, e per riqualificare quartieri e aree di piccoli paesi e di città, investendo in maniera omogenea in tutto il territorio».
29 i Comuni beneficiari in provincia di Ancona: Sassoferrato, Serra D’ Conti, Castelplanio, Offagna, Montemarciano. Jesi, Filottrano, Sirolo, Monte San Vito, Numana, Falconara Marittima, Belvedere Ostrense, Chiaravalle, Cerreto D’Esi, Polverigi, Loreto, Agugliano, Trecastelli, Monsano, Maiolati Spontini, Osimo, Rosora, Senigallia, Santa Maria Nuova, Castelbellino, Serra San Quirico. Le risorse assegnate dalla Regione ai 29 Comuni sono 2.309.248 euro che attiveranno 2.333.106 euro dei Comuni per un investimento complessivo di 4.642.354 euro. 37 le proposte di attrezzaggio di aree di sosta per mobilità finanziati, su 38 presentate.
«I Comuni che accedono ai finanziamenti regionali – conclude Baldelli – hanno iniziato un percorso con la Regione Marche e se riusciranno a mettere a terra nel 2022 e nel 2023 le risorse, si potrà aprire lo spazio ad altri investimenti in questi Comuni e in quelli rimasti esclusi da questi bandi».