FALCONARA MARITTIMA – Partecipazione e trasparenza, sicurezza, diminuzione del traffico di attraversamento a Castelferretti, tutela del territorio e del commercio, ambiente, salute e rifiuti sono i punti programmatici delle liste civiche CiC/FBC e SiAmo Falconara, condivisi recentemente a Castelferretti dal candidato sindaco Loris Calcina e dai candidati consiglieri Barbara Chitarroni, Sergio Badialetti e Tiziano Romagnoli.
Durante l’incontro con i cittadini, svoltosi il 6 aprile, Calcina e i candidati al consiglio comunale hanno accolto i suggerimenti e condiviso alcune proposte programmatiche, tra cui partecipazione e trasparenza. «Cambieremo il regolamento del Consiglio comunale – spiega Calcina – attribuendo alle Commissioni consiliari permanenti il compito di riunirsi con i cittadini nei quartieri interessati da proposte private o pubbliche, destinate a modificare la qualità territoriale e la vivibilità, con possibilità di intervento da parte dei cittadini stessi. Inoltre ogni 8 mesi la Giunta comunale incontrerà i cittadini dei quartieri di Falconara per fare il punto sulla realizzazione di quanto programmato e recepire altri suggerimenti». Indispensabili per le liste civiche anche il bilancio partecipato, l’attivazione del difensore civico e il consiglio comunale in streaming.
Per quanto riguarda la sicurezza, saranno indispensabili i «vigili di quartiere, i vigili ambientali (necessario invertire l’attuale organizzazione che comanda ai vigili di verificare la veridicità delle segnalazioni dei cittadini invece di inviarli a verificare l’origine e i motivi delle esalazioni), una rete di videosorveglianza e un numero per le emergenze ambientali gestito dal Comune». Importante anche che le segnalazioni «vengano dirette alla Polizia Municipale tramite sms e whatsapp e, per i fossi, il Comune deve forzare il blocco del progetto di messa in sicurezza causato da Regione Marche e Provincia di Ancona».
Per diminuire il traffico di attraversamento a Castelferretti, le liste civiche hanno illustrato un’ipotesi «immediatamente sperimentabile (deviazione traffico verso via del Consorzio alla rotatoria di via Marconi) e un’ipotesi a medio termine (nuova strada parallela e al di là della SS76 fino a via Saline)». Tra gli interventi prossimi, anche la messa in sicurezza di via S. Maria e un semaforo pedonale a chiamata in via P. Mauri.
Da non sottovalutare, poi, lo stato di salute della popolazione residente a Falconara e la situazione ambientale che saranno i «criteri di orientamento per l’espressione di pareri di competenza dell’Amministrazione comunale». «Alle industrie insalubri – spiega Calcina – la nostra Amministrazione non concederà, per quanto di competenza, nessun nulla osta di implementazione di nuovi impianti e sarà realizzata una rete di centraline di rilevamento della qualità dell’aria posizionate in aree non coperte dalle tre esistenti dell’Arpam. Questo progetto già realizzato a Prato, ha un’anima completamente open source e sposa a pieno la filosofia dell’Open Data, della trasparenza e della partecipazione. Dunque gestione comunale e accesso immediato per i cittadini (costo previsto chiavi in mano 16mila euro)».
In direzione della tutela del territorio, indispensabile per le liste sono la cancellazione della variante urbanistica ai piedi della collina di Montedomini e il recupero di Montedomini. «Il Comune destinerà la villa e il parco ad uso culturale e ricreativo – continua – mentre destinerà il versante lato A14 ad uso attività socio sanitarie e assistenziali. Il Comune, in collaborazione con le associazioni locali, si attiverà con la Regione Marche e l’Inrca affinché elaborino un bando di interesse per soggetti privati e pubblici».
Per incentivare il commercio «sarà cancellato qualsiasi progetto che preveda la realizzazione di grandi centri commerciali e, dunque, nell’immediato, il progetto che riguarda l’ex Montedison, e sarà agevolato il commercio di prossimità e i centri commerciali naturali e storici». Infine per i rifiuti, «deve essere superato il sistema di raccolta di prossimità che ha determinato costi elevati nel conferimento dei rifiuti indifferenziati in discarica (oltre 900mila dal 2011) spalmati sulla quota variabile della Tari dei cittadini. Due sono le possibili alternative: il sistema del porta a porta o l’isola ecologica. Ambedue i metodi prevedono il sistema premiale per il cittadino: chi più e meglio differenzia, meno paga».