ANCONA – L’assemblea dei Giovani di Coldiretti della Provincia di Ancona ha un nuovo presidente. Si tratta di Simone Orciari, 24 anni, imprenditore agricolo titolare dell’omonima azienda a Corinaldo. Il rinnovo della carica, in precedenza detenuta da Paolo Guglielmi, è avvenuta al termine dell’assembla provinciale che si è tenuta ieri, martedì 20 febbraio, nella sala riunioni di Coldiretti Marche in zona Baraccola ad Ancona. Giovanissimo laureando alla facoltà di Agraria dell’Università Politecnica delle Marche, Orciari ha avviato la sua attività nel settembre del 2016.
Coltiva frumento duro, colza, erba medica in 55 ettari di terreno nel suo paese, disponendo anche di un uliveto. «La mia famiglia è sempre stata nel mondo dell’agricoltura – racconta – ma mi sono messo in proprio perché sto lavorando per portare tutte le mie colture al biologico e in direzione della multifunzionalità. Il mio obiettivo come presidente dei Giovani di Coldiretti sarà quello di portare sempre più persone come me in associazione aiutando le nuove imprese che si affacciano a questo settore che dà molte gratificazioni ma che è anche molto vincolante e, senza una vera passione, può risultare molto duro». Insieme ad Orciari è stato eletto anche il comitato provinciale. Ne faranno parte: Lorenzo Lauretti, Laura Gioacchini, Giovanni Togni, Edoardo Dottori, Camillo Barbarossa e Luca Crinella.
Alla riunione, atto finale a livello provinciale di una serie di incontri sul territorio dove sono state dibattute tutte le problematiche delle aziende avviate dai giovani e sottolineati tutti i servizi dedicati (tutoring, formazione, accesso al credito agevolazioni per start up innovative, eccetera), hanno partecipato anche Emanuele Befanucci ed Enzo Bottos, rispettivamente presidente Coldiretti Ancona e direttore regionale dell’associazione.
Nei loro interventi sono stati ribaditi i cinque punti della Piattaforma Politica di Coldiretti che punta sulla difesa e l’estensione ad altri prodotti dell’etichettatura obbligatoria, trasparenza sulle importazioni dall’estero, lo snellimento delle procedure burocratiche per le aziende (punto maggiormente sentito nelle Marche della ricostruzione post sisma) e una legge più incisiva contro l’agropirateria. «È importante – ha detto Befanucci – valorizzare i giovani perché sono le nuove forze, il futuro dell’agricoltura, un settore strategico per l’Italia e per le Marche».