SIROLO – Marche e Abruzzo insieme. Si uniscono le strade del Parco del Conero e del Parco nazionale della Maiella. Obiettivi: intraprendere un percorso di collaborazione e di azione comune all’insegna della tutela ambientale e della promozione di attività produttive compatibili. L’accordo di programma contempla anche la compartecipazione in attività di ricerca e di sperimentazione scientifica condividendo le esperienze sulla gestione della fauna selvatica. Questo, in sintesi, il Protocollo di gemellaggio sottoscritto dall’Ente Parco regionale del Conero e dal Parco Nazionale della Maiella. Le firme dei due presidenti Daniele Silvetti e Lucio Zazzara sono in calce al documento sottoscritto a Sulmona nella sede del parco abruzzese ratifica un’amicizia ed una comunione di intenti risalenti già alla scorsa estate e che vedrà già dalla prossima festa del Conero di inizio luglio una fase di sperimentazione. La delegazione che dal Conero ha raggiunto l’Abruzzo guidata dal presidente Silvetti era composta anche dal vice presidente Riccardo Picciafuoco, il consigliere Giacomo Circelli, Roberto Roldi per conto del comune di Camerano e il Direttore del Parco del Conero Marco Zannini.
«Il consiglio direttivo che presiedo sta lavorando ad un serio piano di rilancio dell’Ente e la condivisione delle buone pratiche portate avanti da un Parco Nazionale storico come quello della Maiella ci offre uno scenario ampio in termini di scelte e strategie da intraprendere – ha commentato Silvetti -. I contenuti e i temi di 35 anni fa che portarono all’istituzione del nostro Parco Naturale vanno aggiornati e rese attuali le prospettive di crescita prendendo spunto proprio dalle realtà nazionali come quella della Maiella».
La presenza del direttore Zannini conferma la volontà di far sì che l’accordo non sia solo politico ma anche tecnico-operativo. «L’estensione del Parco della Maiella, 75 mila ettari, con tre Province e 39 Comuni coinvolti – ha ribadito Silvetti – ma con una percentuale di antropizzazione più bassa rispetto al Parco del Conero marcano una differenza solo parziale ma al contempo punti di comunione nella gestione della fauna selvatica, dell’antincendio boschivo, della tutela e della valorizzazione ambientale e delle attività agricole sperimentali».