SIROLO – Preoccupano i lavori che saranno effettuati al torrione che si staglia accanto al teatro Cortesi di Sirolo. Il gruppo consiliare di opposizione X Sirolo ha appena avviato anche una raccolta firme per impedirli. Ecco cosa pensano quei consiglieri: «Ennesimo attacco alla memoria e al patrimonio culturale cittadino. Se a Roma servissero dei parcheggi, a nessuno verrebbe in mente di realizzare un multipiano al Colosseo. Invece a Sirolo sembra che l’unico modo per stare freschi al teatro sia quello di sacrificare il piano terra del torrione. Ultima testimonianza del passato medioevale di Sirolo, attualmente la stanza in questione, accessibile dai vicoli, funge da parcheggio della spazzatrice, che però ha le ruote e facilmente si può spostare. Ora, secondo l’amministrazione Moschella, invece di valorizzarne la funzione, la migliore destinazione sarebbe quella di diventare un locale tecnico con all’interno le unità esterne del nuovo sistema di efficientamento energetico del teatro. Unità poi collegate a teatro mediante canalizzazioni in parte dentro il torrione, che verrà bucherellato per far passare le canalette a vista, ed in parte aeree sopra il tetto dell’unità immobiliare che si frappone tra il teatro ed il torrione. Appena l’abbiamo appreso, ci siamo mossi per verificare tramite accesso agli atti che cosa esattamente e con quali autorizzazioni si stesse operando su un bene monumentale. Abbiamo quindi recepito in questi giorni l’ultimo progetto, con il parere della soprintendenza appena rilasciato, favorevole con condizioni. Dal punto di vista tecnico, chiaramente, l’ingegnere impiantista che ha progettato l’intervento si assumerà le totali responsabilità del funzionamento a regola d’arte di quanto verrà realizzato (una unità esterna funzionerà all’interno di un locale nonostante le prese d’aria? Sarà un impianto rumoroso?). Dal punto di vista architettonico, nonostante i pareri, l’intervento è corretto o danneggia un bene culturale? Perché non è stato nominato un architetto, abilitato per la direzione lavori su edifici tutelati, ai sensi della norma sulle competenze professionali? E dire che c’è anche un assessore architetto in giunta che queste cose dovrebbe saperle. E la valutazione della sicurezza sismica? Nessuno ha ancora eseguito i calcoli strutturali per l’installazione della macchina interna nel sottotetto del teatro, che verrà appesa alla muratura ottocentesca con delle staffe in acciaio di cui non esistono dettagli».
La replica del sindaco
Il sindaco Filippo Moschella ha fatto sapere: «Il teatro è privo di aria condizionata fredda, mentre l’aria calda proviene da un impianto a gasolio e da una unità interna posta nel sottotetto. Per utilizzare il teatro tutto l’anno, a supporto del turismo ecosostenibile, abbiamo partecipato a un bando e vinto un contributo proveniente dal Pnrr di 174mila euro, cui abbiamo aggiunto circa 71mila euro, per installare un efficiente e economico impianto di riscaldamento e raffreddamento che permetterà l’eliminazione dell’ormai superato e antieconomico impianto a gasolio esistente. Il sistema sarà composto da due unità, una interna e una esterna, che la Soprintendenza, essendo il Cortesi un bene storico-monumentale tutelato, ha vietato di installare sia sul tetto sia sui muri perimetrali, quindi sia in Piazza Enriquez sia nei vicoli, unità che non è nemmeno installabile nel locale tecnico del teatro perché angusto e incompatibile. L’unico locale idoneo nelle vicinanze è il magazzino di circa 27 metri quadrati utilizzato per ricoverare la spazzatrice, luogo in cui sarà installata l’unità esterna di circa 1,7 metri quadrati. La tubazione di collegamento fra le due unità, di circa 10 cm, passerà per qualche metro all’interno del Torrione e poi sopra il tetto di un’abitazione posta fra lo stesso Torrione e il teatro. E’ stata scartata l’ipotesi di far camminare la tubazione sotto la pavimentazione stradale per evitare interferenze con i sottoservizi esistenti. Il progetto è stato approvato sia dalla Soprintendenza di Ancona, sia dalla Soprintendenza Speciale per il Pnrr di Roma del Ministero della Cultura. La minoranza, dopo un’assenza politica durata 4 anni, cerca affannosamente qualche argomento per avere visibilità nelle elezioni del 2024 ingenerando dubbi con domande banali, dopo aver ricevuto ampia risposta dallo scrivente nel Consiglio Comunale del 31 luglio in merito all’unicità della soluzione utilizzata per attuare il progetto. In dettaglio, la minoranza col minestrone delle banalità fa venire dubbi sulla competenza dell’ingegnere impiantista (uno dei migliori del settore), sull’aspetto architettonico dell’intervento (tutelato dal doppio sì delle Soprintendenze), sulla mancata nomina di un architetto abilitato per la direzione dei lavori in edifici tutelati (quando la direzione dei lavori sarà congiunta tra un ingegnere meccanico e un ingegnere/architetto EU abilitato a progettare e dirigere i lavori in edifici tutelati), sulla sicurezza sismica e i calcoli strutturali per l’installazione dell’unità interna appesa alla muratura ottocentesca (quando l’unità interna attuale è appesa nello stesso punto dal 1998 nel sottotetto sopra l’ingresso e i calcoli strutturali si devono fare quando è disponibile il peso reale del macchinario e inviati obbligatoriamente al Genio civile). Se due buchi da 10 centimetri circa sui muri laterali del teatro e del torrione, quasi invisibili da qualsiasi angolazione e autorizzati da ben due Soprintendenze, sono uno scempio, perché la minoranza, di cui fa parte anche un ingegnere civile, non ha fatto proposte alternative sostenibili, anche dopo l’ennesimo accesso agli atti? Oppure la minoranza pretende di far stare i sirolesi al freddo d’inverno e al caldo d’estate, facendo perdere occasioni per valorizzare il nostro teatro storico-monumentale Cortesi?».