Ancona-Osimo

Sirolo, vietato fumare in spiaggia e nelle aree gioco dei parchi pubblici

È il primo comune italiano a emettere l'ordinanza che vieta integralmente il fumo nella spiaggia delle Due Sorelle, dei Gabbiani e in tutti gli altri arenili raggiungibili solo via mare. Le multe per i trasgressori possono arrivare fino a 500 euro

Spiaggia delle Due Sorelle - Sirolo

SIROLO- Niente sigarette in spiaggia e nelle aree gioco dei parchi pubblici. Con il progetto “Smoke-free parks and beaches”, Sirolo è il primo comune italiano a emettere l’ordinanza che vieta integralmente il fumo nella spiaggia delle Due Sorelle, dei Gabbiani e in tutti gli altri arenili raggiungibili solo via mare. Le multe per i trasgressori possono arrivare fino a 500 euro. Stessa sanzione per chi fuma nelle spiagge, oggetto di concessione demaniale, nell’area compresa tra la prima fila di ombrelloni verso il mare e la battigia. Per quanto riguarda i tratti di spiaggia libera confinanti con quelli in concessione demaniale, il divieto vige nell’area che va dall’allineamento alla più limitrofa prima fila di ombrelloni verso il mare, posta su zona in concessione, fino alla battigia. Stessa multa fino a 500 euro per chi fuma nelle aree giochi dei parchi pubblici comunali.

L’ordinanza prevede anche il progetto “cicca-free”. Il comune provvederà ad aumentare considerevolmente negli spazi pubblici del centro il numero dei cestini per i rifiuti abbinati a posa ceneri. Inoltre, pena sanzioni, è previsto l’obbligo per i titolari di esercizi commerciali adibiti alla somministrazione di alimenti e bevande, di dotarsi all’esterno di appositi contenitori getta cicche. Dovranno anche provvedere alla rimozione di ogni forma di rifiuto nell’area in concessione, antistante e prossima al proprio esercizio commerciale. Chi getta mozziconi di sigaretta o rifiuti di piccolissime dimensioni a terra, nella aiuole, nelle caditoie e negli scarichi può incorrere in multe fino a 300 euro. Con questa ordinanza il sindaco di Sirolo Moreno Misiti, ha adottato importanti e severe misure per la tutela del decoro, della vivibilità ed igiene urbana, della pubblica salute ed incolumità nei luoghi pubblici, accogliendo così anche la richiesta avanzata dal Codacons.