ANCONA – Due nuovi edifici sono stati resi inagibili dai vigili del fuoco nell’anconetano, in seguito ai danni subiti per lo sciame sismico iniziato con il terremoto del 9 novembre: si tratta di un edificio in via De Gasperi ad Ancona dove non è stato necessario evacuare nessuno in quanto l’edificio era già oggetto di lavori, e una scuola a Montemarciano dove sono risultati non fruibili dei locali interni.
Ad oggi pomeriggio sono 1.443 i sopralluoghi e le verifiche di stabilità effettuate dalle fiamme rosse dall’inizio dell’emergenza nelle provincie di Ancona e Pesaro e Urbino. Intanto ad Ancona il Comune lavora in maniera serrata ed ha già accolto tutte e 33 le persone sfollate che ne hanno fatto richiesta nelle strutture di accoglienza parallele al PalaIndoor: si tratta di hotel, bed & breakfast e residenze protette.
«Da questa sera non c’è più nessuno al PalaIndoor – spiega l’assessore alla Protezione civile Stefano Foresi – ma siamo aperti lo stesso in caso di necessità con lo staff: rimangono solo con 3 locali/spogliatoi con letti. Per il resto gli sfollati sono stati tutti trasferiti».
L’assessore alla Sanità e Politiche Sociali del Comune di Ancona Emma Capogrossi aveva attivato al PalaIndoor un punto di ascolto con le assistenti sociali per studiare soluzioni idonee per gli sfollati rimasti senza un tetto, fra loro nuclei famigliari anche con bambini piccoli e anziani.
«C’è stata una grande collaborazione», sottolinea l’assessor Capogrossi. La scelta del Comune capoluogo di regione è stata quella di optare per strutture ricettive a dimensione più familare e per residenze protette, in aree centrali della città per consentire alle persone accolte di potersi muovere agevolmente, uscire, recarsi a scuola e al lavoro.
Le strutture dove 33 persone che hanno fatto richiesta di ospitalità al Comune sono state accolte sono l’Albergo Cantiani, due bed & breakfast in aree centrali, la residenza protetta Benincasa e la Zaffiro nel quartiere Grazie che ha messo ha disposizione 14 camere.