ANCONA – Nella chiesa di san Domenico è stata posizionata una rete interna per evitare la caduta di calcinacci a terra. Dopo un anno e mezzo dalle forti scosse del 30 ottobre 2016, la ditta Montedil s.r.l. di Loreto ha iniziato i lavori di messa in sicurezza e la chiesa di piazza del Plebiscito riaprirà domani. Al momento, le messe sono infatti celebrate in una cappellina adiacente la chiesa, con entrata da via Zappata. Soddisfatti i sacerdoti che a lungo hanno aspettato questo intervento e che potranno celebrare i riti del triduo pasquale in chiesa.
L’intervento è stato necessario perché le scosse di terremoto avevano provocato la caduta di frammenti di intonaco dalla volta in cammorcanna e lesioni all’abside. Come infatti riporta la relazione illustrativa del progetto di messa in sicurezza della chiesa, redatto dall’ingegnere Paolo Guidi e approvato dal Comune, «in attesa di un intervento di restauro, si prevede la realizzazione di una rete con il compito di fermare la caduta di piccoli frammenti di intonaco posizionata all’imposta degli archi che dovrà proteggere sia la navata che l’abside».
L’intervento di messa in sicurezza sarebbe dovuto iniziare molto tempo fa, ma è slittato perché l’amministrazione ha dovuto trovare i fondi e, solo a novembre del 2017 ha indetto una gara a procedura negoziata per l’affidamento dei lavori, quando l’intervento è stato finanziato interamente con fondi regionali-statali (140mila euro), destinati al recupero edilizio e alla messa in sicurezza post sisma.
Questo intervento di messa in sicurezza, però, costituisce solo la prima parte di lavori, perché sono necessari altri lavori più grandi e complessi che riguarderanno la volta. Per questo secondo intervento sarà necessario uno studio più approfondito e il costo sarà ingente, circa un milione di euro. Il Comune dovrà trovare i fondi e, quindi, è probabile che la rete resterà a lungo dentro la chiesa, in attesa della seconda tranche di lavori.
Intanto, è probabile che il dipinto Crocifissione di Tiziano, fino a qualche mese fa conservato nell’abside centrale della chiesa e trasferito momentaneamente per sicurezza in Pinacoteca, torni nella chiesa di piazza del Plebiscito e l’amministrazione sta valutando una nuova collocazione. Prima del sisma il quadro era posto su una sorta di specchiatura a muro. L’ipotesi ora è di collocarlo più in basso, sempre dietro l’altare principale, con una maggiore illuminazione, in modo da renderlo più visibile.