Ancona-Osimo

Mozione situazione carceraria nelle Marche, approvata all’unanimità

Consenso trasversale da parte delle forze politiche presenti in Aula per il documento che chiede una dirigenza esclusiva per la regione. Battibecco tra Maggi e Leonardi per la liberalizzazione delle droghe leggere: il pentastellato sostiene che «ci sarà meno affollamento» nelle carceri

montacuto carcere
Il carcere di Montacuto

ANCONA – Ha incassato 15 voti favorevoli e un consenso trasversale da parte delle forze politiche presenti in Aula (7 maggio), la mozione a firma dei consiglieri Mastrovincenzo, Urbinati, Leonardi, Busilacchi, Marconi, Carloni, Maggi e Rapa che impegna il presidente della Giunta a sollecitare il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria (Prap) Emilia Romagna – Marche a prendere provvedimenti sulla situazione in cui versano le carceri marchigiane.

Sovraffollamento, carenza di agenti di Polizia penitenziaria ed educatori, necessità di una dirigenza esclusiva per le Marche e non condivisa con altre regioni. Sono stati questi i temi al centro del dibattito.

Una mozione, firmata da tutti i capigruppo, necessaria in seguito alla presentazione, nel gennaio scorso, del “Report 2018. Istituti penitenziari e REMS Regione Marche” stilato dal garante regionale Andrea Nobili, dove erano emerse una serie di criticità presenti negli istituti penitenziari. Il garante aveva chiesto il ripristino di «un’adeguata presenza del Prap, con uffici in loco ed un dirigente che pensi esclusivamente alle esigenze del territorio regionale».

Anche i sindacati di Polizia penitenziaria (Fp – Cgil, Fns – Cisl, Sappe, Ugl) avevano messo in luce una serie di criticità, tra le quali il ritardo nella realizzazione dei lavori di ristrutturazione della Casa di Reclusione di Fossombrone (Pesaro e Urbino), il sovraffollamento a Montacuto con 307 detenuti a fronte dei 256 previsti, la carenza negli organici di Polizia penitenziaria e la necessità di procedere all’aggiornamento della pianta organica. Un quadro nel quale si è inserita anche la chiusura del carcere di Camerino in seguito ai danni inferti dal sisma del 2016.

Il capogruppo del Movimento 5Stelle, Gianni Maggi, ha posto l’accento sulla necessità di rieducare i detenuti, un aspetto molto importante anche per il contenimento dei costi sostenuti dallo Stato per il mantenimento dei carcerati. Ha poi ringraziato le guardie carcerarie che «svolgono lavoro delicato e le associazioni di volontariato che impiegano tempo e denaro per assistere i detenuti». «Un problema di grande civiltà», ha evidenziato.

Durante il suo intervento in Aula, Maggi ha posto anche una riflessione sulle droghe leggere spiegando che con la loro liberalizzazione «ci sarà meno affollamento». Un inciso che ha suscitato le ire della consigliera regionale di Fratelli d’Italia Elena Leonardi che si è espressa in forte disaccordo con il capogruppo dei pentastellati. «Un messaggio fortemente diseducativo verso i giovani» ha detto la consigliera che ha invocato piuttosto un inasprimento di pena per chi spaccia. «Le modiche quantità stanno portando solo a morte» ha sottolineato la Leonardi -. Porterò avanti una battaglia aspra contro le droghe. Basta a chi vende morte e poi viene rimesso in libertà. Lo spaccio è intollerabile».

Rientrando nel merito della mozione la consigliera ha ripercorso le tappe salienti che hanno portato alla nascita della mozione, con i sindacati di Polizia penitenziaria che avevano esposto la loro preoccupazione riguardo alle problematiche presenti nella carceri marchigiane. La Leonardi ha posto l’accento sul fatto che le più alte percentuali di suicidio tra le forze dell’ordine si registrano proprio tra gli agenti di Polizia penitenziaria.

Il presidente del consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo ha sottolineato la trasversalità di consensi incassati dalla mozione,  mentre il capogruppo del Pd Fabio Urbinati ha posto l’accento sull’urgenza della questione e sull’importanza della riabilitazione.
Per la Lega è intervenuta la consigliera Marzia Malaigia che ha ricordato come spesso il detenuto è anche l’agente di Polizia penitenziaria e chi lavora negli uffici amministrativi, evidenziando la necessità di rivedere la situazione delle carceri. Il consigliere dei Popolari Marche – Unione di Centro, Luca Marconi ha posto l’accento sull’importanza del perdono e della misericordia da parte della società.