ANCONA- Un tavolo tecnico con il Ministero, informare i cittadini sulla reale situazione sanitaria di Falconara favorendo interventi di “prevenzione primaria” e congelare le attività produttive insalubri per un periodo di almeno 36 mesi. Sono tre le richieste che i comitati Mal’Aria e Ondaverde Onlus hanno formulato al Prefetto a nome dei cittadini di Falconara e Castelferretti, preoccupati per la propria salute e quella dei propri cari. Oltre 600 le firme raccolte con una petizione per chiedere l’incontro con il Prefetto di Ancona e questa mattina (7 dicembre) una delegazione dei comitati è stata ricevuta in Prefettura dal capo di Gabinetto Simona Calcagnini «per illustrare l’allarmante fotografia sanitaria di Falconara Marittima, così come risulta dalle numerose indagini epidemiologiche» dicono i delegati. Una trentina i cittadini che mostrando dei cartelloni, hanno atteso l’esito dell’incontro in piazza del Plebiscito.
«È evidente che nel comune di Falconara ci sono eccessi di patologie sopra la media regionale: sia tumorali che malformazioni congenite e aborti spontanei- afferma Roberto Cenci, Comitato Mal’Aria Falconara/Castelferretti-. A fronte di queste certezze i cittadini hanno voluto esprimere la propria preoccupazione al Prefetto anche perché istituzioni come Comune di Falconara e Regione Marche si sono mostrate sorde e immobili».
I comitati hanno chiesto al Prefetto di farsi garante della convocazione di un tavolo tecnico a cui partecipi il Ministero della Salute, il Ministero dell’Ambiente, la Regione Marche, il Servizio Epidemiologico dell’Arpam e una rappresentanza di cittadini attraverso i comitati. Inoltre, hanno chiesto al Prefetto di intervenire affinché le istituzioni preposte si attivino per informare i cittadini della reale situazione sanitaria e di favorire interventi di “prevenzione primaria”. Infine, valutare il congelamento di ogni attività di incremento e autorizzazione delle attività produttive insalubri insistenti nel territorio di Falconara Marittima, almeno per un periodo di 36 mesi.
«Oltre al petrolchimico, in un fazzoletto di terra ci sono altre aziende insalubri. Chiediamo un effettivo monitoraggio di quello che producono» riferisce Cenci.
«Il 50% delle sostanze che vengono diffuse non vengono valutate. È necessario dirimere questa situazione» dichiara Loris Calcina, Ondaverde Onlus.
La delegazione ha consegnato alla dott.ssa Calcagnini la documentazione e riguardo la situazione sanitaria della popolazione di Falconara, quindi le indagini epidemiologiche svolte da istituti di ricerca pubblici quali: l’Istituto Superiore di Sanità/Ministero Salute, l’Istituto Nazionale Tumori di Milano e l’Arpa Marche. «La dott.ssa Calcagnini ci ha detto che tra la metà e la fine di gennaio 2018, avremo delle risposte» conclude Cenci.