ANCONA – La Questura di Ancona potrebbe essere a rischio di declassamento. È l’allarme lanciato dal Siulp, il sindacato dei lavoratori della Polizia di Stato, che esprime forte preoccupazione per questa ipotesi.
Un declassamento che potrebbe comportare, per la Questura di Ancona, una riduzione di risorse umane e strumentali, mettendo a rischio i livelli di sicurezza, sia nella provincia sia in tutta la Regione. “Oramai è più di uno spiffero – si legge nella nota stampa del Siulp – Stanno trapelando sempre più insistentemente voci, che il Ministero dell’Interno voglia declassare la Questura di Ancona. Oggi tutti i capoluoghi di Regioni sono sedi dirette dalla massima qualifica apicale della Polizia di Stato: Dirigente Generale. A ciò ne consegue un adeguamento della struttura sia in termini di risorse umane che di risorse strumentali. Il declassamento comporterà nel medio periodo una diminuzione di tali risorse, con una conseguente riduzioni dei livelli di sicurezza sia nella città di Ancona che in tutta la provincia”.
Un quadro che si aggraverebbe ulteriormente visto che i quattro commissariati sono già in sofferenza per la carenza degli organici, così come la Questura.
“Declassamento che si ripercuoterà direttamente anche su tutta la Regione – prosegue la nota – visto che la Questura di Ancona, funge, in ambito info-investigativo, da capo maglia per le attività riconducibili alla criminalità organizzata e alla lotta contro il terrorismo”.
Il Segretario Provinciale di Ancona, Alessandro Bufarini, e il Segretario Regionale Paolo Andreucci, ritengono, qualora le indiscrezioni venissero confermate, inadeguata e penalizzante, per la comunità anconetana e marchigiana più in generale, tale scelta che non terrebbe conto di una realtà economico – sociale importante con diverse criticità (Porto e aeroporto su tutti) che meritano livelli di sicurezza sempre alti.
“Sappiamo che il piano è stato elaborato dagli apparati, sperando che la politica non abbia ancora dato il proprio benestare il SIULP metterà in atto una serie di iniziative volte a scongiurare qualsiasi progetto orientato a ridimensionare sia la presenza dei poliziotti sul territorio che i mezzi a loro disposizione – concludono Bufarini e Andreucci – Le prime iniziative saranno quelle di richiedere un incontro urgente con il Questore e il Prefetto di Ancona. Seguiranno richieste di incontro con i parlamentari della provincia e della Regione, di qualsiasi schieramento. Se le nostre sensazioni venissero confermate, nei prossimi giorni valuteremo la possibilità di mettere in campo un’opera di sensibilizzazione della cittadinanza su tale problematica”.