ANCONA – L’avvio dei saldi estivi quest’anno slitta di un mese, non più all’inizio di luglio ma dal primo agosto. A causa dell’emergenza coronavirus quest’estate la stagione degli sconti comincerà in ritardo rispetto al solito, per aiutare i commercianti che hanno subito due mesi di chiusura forzata. Il comparto del commercio al dettaglio è stato infatti tra i più colpiti dalla crisi economica innescata dalla pandemia di Covid-19.
«Sono sempre stata contraria all’avvio dei saldi all’inizio di luglio – dichiara Silvia Pesarini, titolare del negozio di abbigliamento femminile Starlab – quindi sono felice che quest’anno siano stati posticipati. Il clou dell’estate è luglio e in questo mese noi continuiamo ad acquistare a prezzo pieno i capi che poi i clienti trovano in vendita nel negozio». Silvia Pesarini assicura anche che «i clienti possono stare tranquilli perché due volte al giorno, disinfettiamo tutto, pavimenti e superfici. Sanifichiamo anche i capi e siamo molto attente alla sicurezza. Le vendite stanno andando bene e stiamo cominciando a vedere volti nuovi di persone che, inizialmente, avevano un po’ di timore ad entrare nei negozi».
«Vista la situazione – dice Matteo Farinelli, titolare del negozio di abbigliamento AT.P.CO – credo che sarebbe stato opportuno spostare i saldi a fine settembre, perché dobbiamo recuperare almeno in parte ciò che abbiamo perso durante i mesi in cui i negozi erano chiusi. Personalmente sto comunque notando una situazione di stallo. Se la prima settimana di apertura era andata bene, ora le vendite sono diminuite. C’è tanta gente che cammina ma non acquista. Sono preoccupato per l’autunno».
«Per invogliare i clienti – racconta Cristiana Antognini, del negozio di abbigliamento maschile F.lli Amati – abbiamo iniziato a fare qualche sconto, dal 20% al 30%, dal 18 maggio. Secondo me sarebbe stato meglio avviare i saldi estivi a luglio, perché ad agosto molti partono per le vacanze e non ha senso protrarre gli sconti fino a metà ottobre, visto che ad ottobre c’è già la collezione nuova». Cristiana spiega che le vendite «stanno ripartendo. Ovviamente non c’è l’afflusso degli scorsi anni, quando c’erano anche i traghettisti e i passeggeri della navi da crociera, ma stanno ripartendo i matrimoni e le cerimonie».