Ancona-Osimo

Smantellati i binari della Stazione Marittima

La chiusura è avvenuta nel 2015 e a quasi tre anni di distanza si è cominciato a rimuovere le rotaie nella zona del Mandracchio. Critici il Movimento 5 Stelle e Altra Idea di Città

Binari smantellati nella zona del Mandracchio (Foto: Movimento 5 Stelle)

ANCONA- Sono stati smantellati i binari della stazione marittima, quelli che dalla stazione centrale conducevano alla fermata in porto. Quella tratta di treno era utilizzata sia dai pendolari per raggiungere il centro città sia dagli studenti per raggiungere l’Istituto Nautico. La chiusura della Stazione Marittima è avvenuta nel 2015 e a quasi tre anni di distanza si è cominciato a rimuovere le rotaie nella zona del Mandracchio. Contro la chiusura negli anni negli anni scorsi è stata portata avanti un’ardua battaglia dai gruppi consiliari di opposizione, tra cui il Movimento 5 Stelle.

«Il De Profundis per la Stazione Marittima era suonato a dicembre del 2015 e, nella settimana dedicata alla Mobilità Sostenibile, si conclude il salmo. Stanno smantellando i binari. A nulla sono valse le proteste (i soliti 4 gatti!?), a nulla quello che è stato, ormai conclamato e si può ben definire, sperpero di denaro pubblico per rendere concreto il progetto di uso metropolitano della ferrovia che, quell’ultimo tratto da Ancona Centrale ad Ancona Marittima, rappresentava la possibilità di accedere, in treno, centro della città di Ancona- dichiara il Gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle-. Comune di Ancona, Regione Marche e Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale hanno portato a compimento un progetto scelleratol’avevano detto… l’hanno fatto. Grazie agli illuminati amministratori».

Rimossi i binari della stazione marittima
(Foto: Movimento 5 Stelle)

Secondo il capogruppo di Altra Idea di Città, Francesco Rubini, lo smantellamento dei binari significa dire addio al progetto della metropolitana di superficie.

«Le foto dello smantellamento definitivo dei binari interni al porto diretti alla stazione marittima fanno davvero male. Fanno male alla città ed al territorio anconetano nella sua interezza, fanno male ai tanti pendolari che per anni hanno utilizzato quei binari; fanno male alle tante realtà associative e politiche che negli ultimi anni si sono battute contro la chiusura della stazione marittima- commenta Rubini-. Questa città, dunque, dice addio al progetto di Metropolitana di superficie che avrebbe permesso al territorio locale, da Osimo a Senigallia, di sperimentare una mobilità su ferro veloce ed efficace in controtendenza al traffico su gomma ormai dai flussi insostenibili. Diciamo addio alla possibilità di entrare nel cuore della città senza inquinare, addio ad un’idea futuristica di Inter-modalità. Un altro grave errore strategico da parte dell’amministrazione comunale, un duro colpo al futuro del capoluogo dorico, privato di un’altra possibilità di sviluppo».