ANCONA – Venti startup marchigiane potranno partecipare alla prossima edizione di Smau, dal 23 al 25 ottobre a Milano, e incontrare le oltre 30mila imprese che visitano l’evento facendo leva sull’Open Innovation, come dinamica vincente di incontro tra startup e imprese. Le aziende del territorio che hanno avviato un progetto di trasformazione digitale al proprio interno potranno invece candidarsi al Premio Innovazione Smau.
Tutto ciò è possibile grazie al sostegno della Regione Marche e della Camera di Commercio di Ancona. SMAU, nato nel 1964, supporta le imprese italiane nelle loro strategie di innovazione, potendo contare su un circuito di appuntamenti territoriali nelle principali regioni italiane. L’appuntamento internazionale avrà un programma articolato di incontri e matching, momenti di presentazione e speed pitching per stimolare l’incontro tra startup, imprese, pubbliche amministrazioni e investitori. Le startup potranno presentare la propria candidatura inviando una mail a startup@smau.it entro il 31 luglio.
Una seconda opportunità è dedicata invece alle imprese del territorio che hanno avviato progetti di innovazione al proprio interno. A queste realtà, infatti, è dedicato il Premio Innovazione Smau: un riconoscimento che Smau consegna per valorizzare e promuovere le eccellenze innovative italiane che, nell’ambito del programma dei tre giorni di evento, avranno la possibilità di condividere il proprio progetto di trasformazione digitale nell’ambito degli Smau Live Show affinché diventino un modello a cui altre imprese possano ispirarsi. Le imprese e gli enti del territorio che vogliono presentare il proprio progetto di innovazione possono inviare la candidatura entro il 21 settembre compilando il modulo on line su: https://www.smau.it/inquiry/questionnaire/premio-innovazione/
Già nell’edizione di Smau Milano 2017 tre aziende marchigiane avevano vinto il Premio Innovazione Smau: la Tigamaro di Tolentino che a febbraio 2017 ha dato il via alla TIGAMARO Academy, un segnale forte di ripresa del territorio marchigiano che ha come obiettivo quello di avvicinare le giovani generazioni al mondo manifatturiero; la Loccioni, azienda della provincia di Ancona che ha introdotto in azienda il paradigma dell’Industria 4.0 progettando e realizzando un sistema robotico modulare che si adatta facilmente alla varietà della produzione e che fa uso dell’intelligenza artificiale. E iGuzzini Illuminazione, azienda con sede a Recanati (MC), che a Smau ha raccontato il proprio progetto sviluppato per la Cappella degli Scrovegni di Padova. Si tratta di un innovativo impianto d’illuminazione per migliorare la fruizione degli affreschi di Giotto.
«Le Marche – sottolinea l’assessore regionale Manuela Bora – sono tra le regioni d’Italia con il più alto tasso di attivazione di start up innovative in proporzione alla popolazione. Apprezzo particolarmentre il focus dell’edizione di Smau 2018, dedicato al tema dell’Impresa 4.0, che rappresenta una priorità strategica per la politica regionale. La Regione ha, infatti, recentemente approvato la Legge “Impresa 4.0: innovazione, ricerca e formazione”, volta da un lato a valorizzare e ricondurre in un quadro unitario le iniziative già avviate per la diffusione della banda larga e la creazione di infrastrutture abilitanti, e dall’altro ad agevolare la diffusione delle nuove tecnologie di produzione e di informazione, gli investimenti in ricerca e sviluppo, la crescita di reti e filiere, la formazione di nuove professionalità, la creazione di imprese digitali e di spazi di aggregazione e di co-progettazione fra sistema delle imprese e mondo della conoscenza».
Michele De Vita, Segretario Generale della Camera di Commercio di Ancona e Commissario Ad Acta della Camera Unica delle Marche, annuncia che, alla prossima edizione di Smau Milano, sarà allestito un Punto Impresa Digitale (PID) che fornirà supporto alle micro e piccole imprese (MPMI) sui bandi e le opportunità che la Camera di Commercio di Ancona mette a disposizione per supportarle nella trasformazione in Imprese 4.0. «Oggi le startup – dichiara Valentina Sorgato, Amministratore Delegato di Smau – sono realtà a servizio delle imprese esistenti in grado di completane l’organizzazione fornendo quegli elementi di innovazione che è sempre più difficile sviluppare internamente. Questo nuovo ruolo delle startup è sempre più riconosciuto dalle imprese, tanto che, secondo l’Osservatorio Open Innovation e Corporate Venture Capital sono già 6.727 le imprese che hanno investito in 2.154 startup innovative iscritte al registro delle imprese (il 23% del totale delle startup iscritte al registro) con una crescita del +45% delle PMI che hanno investito in startup rispetto all’anno precedente. Un recente studio dell’Osservatorio sull’Innovazione Digitale del Politecnico di Milano ha inoltre evidenziato come il 38% delle imprese hanno già avviato collaborazioni con startup. Si delinea così una nuova geografica dell’innovazione che vede il superamento del limite della prossimità fisica: sempre secondo il nostro Osservatorio sull’Open Innovation il 56% dei soci corporate investe in startup al di fuori della propria regione con un importante flusso di capitali che vanno dalle imprese del Nord Italia a beneficio delle startup del Centro-Sud».