ANCONA – Era in via Rismondo quando si è seduta sui gradini della vetrina di un negozio piangendo. Soccorsa una donna di 39 anni al quinto mese di gravidanza. «Mio marito mi ha preso a pugni in testa e poi a calci». È quanto ha detto la donna. Stando al suo racconto sarebbe stata aggredita dal marito, in casa, poco dopo le 7.30 di questa mattina. Lui, un 43enne italiano, commerciante, le avrebbe dato dei pugni in testa e poi dei calci alla pancia dove porta in grembo suo figlio. In casa sarebbe scoppiato un litigio. La vicenda, tutta da chiarire, ha visto l’intervento dei carabinieri che hanno avviato una indagine segnalando l’accaduto riferito dalla donna alla Procura. Il reato ipotizzato è lesioni aggravate. La 39enne, di nazionalità straniera, stava portando la figlia all’asilo quando, attorno alle 9, si è dovuta fermare, vicino alla macelleria “Chiappa”, perché sentiva dei dolori alla pancia. È scoppiata a piangere ed è stata proprio lei a riferire ai passanti accorsi che era stata picchiata dal coniuge e temeva conseguenze per la gravidanza. Sul posto sono arrivati i carabinieri del Poggio e del Norm. Hanno sentito il racconto della donna che non ha voluto sporgere denuncia. Chiamato il 118 sul posto è arrivata un’ambulanza che ha portato la donna al pronto soccorso del Salesi. Lí è stata trattenuta per accertamenti. La figlioletta è stata portata all’asilo.
Soccorsa in strada donna incinta: «Mio marito mi ha preso a pugni e calci»
È successo ad Ancona, nel quartiere Adriatico. È una 39enne che per il dolore si è seduta sul gradino della vetrina di un negozio. I passanti l'hanno vista piangere. Indagano i carabinieri