ANCONA – La forza delle donne. Il Soroptimist International Club di Ancona si racconta attraverso le parole della presidente Anna Maria Perdon, professoressa di Univpm. Un club totalmente al femminile in cui passione, competenze e spirito di collaborazione sono gli ingredienti che contribuiscono alla realizzazione di variegati progetti dedicati alle donne.
Quali sono gli obiettivi del Soroptimist Club di Ancona?
«Il Soroptimist International è una associazione di donne di alto livello professionale che da quasi un secolo opera per il miglioramento della condizione femminile, per la diffusione dei diritti umani, per l’ambiente, per la pace. Il Soroptimist Club di Ancona, nato 47 anni fa, oggi conta 53 socie e si sforza di realizzare questi obbiettivi sul territorio con azioni concrete, collaborando con le Istituzioni, le associazioni e gli enti locali, in particolare aderendo ai progetti nazionali».
La Primavera 2019 sta risultando essere molto prolifica: cosa si sta facendo?
«Abbiamo di recente aderito alla Rete C&C, Cultura & Coltura, che collega circa 40 club di tutta Italia, per sostenere le piccole imprenditrici che nella cultura della valorizzazione dei prodotti del territorio esprimono la volontà di una agricoltura ecosostenibile. In collaborazione con Coldiretti, il Club ha selezionato tre imprenditrici della Provincia di Ancona: Laura Gioacchini, di Osimo che coltiva ortaggi antichi e ha una produzione di nicchia con vendita diretta e fattoria didattica; Laura Nolfi, di Senigallia che produce canapa e birre artigianali; Luana Rocchi, di Belvedere Ostrense che coltiva grani antichi ed è agrichef nel suo agriturismo. E’ previsto un incontro nazionale della rete C&C il 22 giugno all’agriturismo la Collina dei Cavalieri di Luana Rocchi con presentazione dei prodotti provenienti da tutti i membri della rete».
Quali i progetti che hanno caratterizzato l’anno sociale?
«“Si parla di cuore”, campagna informativa su cardiologia e le differenze di genere; la campagna ha dato vita alla tavola rotonda “Bada al tuo cuore”, organizzata in collaborazione con il Panathlon Club di Ancona sulle patologie cardiovascolari nella donna, e alla passeggiata di sensibilizzazione su salute e prevenzione “Si cammina per il cuore”. Come club abbiamo aderito al progetto nazionale “SI fa STEM”, volto a rimuovere fra le giovanissime gli stereotipi che impediscono una libera scelta e per promuovere l’interesse per le carriere scientifiche, ha attuato varie iniziative. “Maggie, Il tesoro di Seshat”: con altri 50 club Soroptimist abbiamo prodotto un videogioco educativo gratuito per smartphone e tablet, per esercitare il pensiero logico matematico e le abilità di problem solving delle bambine e dei bambini di età 7-12 anni. La protagonista Maggie ed è una piccola Indiana Jones in rosa, protagonista di un gioco interattivo per far avvicinare le bambine alla matematica e alle materie scientifiche che, un domani, potrebbero diventare la loro scelta professionale».
Avete collaborato con le scuole?
«Sì, abbiamo finanziato un corso di Coding e Robotica educativa all’IC M. Ricci di Polverigi un corso di aggiornamento tenuto dal dott. Federico Camilletti, aperto ai docenti della scuola dell’infanzia, della primaria e della secondaria di primo grado che si è articolato in tre incontri. Per estendere l’esperienza ad altre classi e avvicinare al pensiero logico matematico i ragazzi e soprattutto le ragazze, che preconcetti ancora diffusi considerano “non adatte alle scienze”, il Club ha anche regalato all’IC M. Ricci il kit Lego di Robotica Educativa che permetterà agli insegnanti che hanno frequentato il corso di aggiornamento di continuare l’attività di laboratorio con altre classi. In merito al progetto dedicato allo STEM, abbiamo organizzato “SI fa STEM al Liceo” con quattro incontri dal titolo “Opportunità e sfide della formazione scientifica”, per gli studenti delle classi quarte e terze del Liceo Scientifico G. Galilei di Ancona e dell’Istituto di Istruzione Superiore Cambi Serrani Falconara. L’incontro è stato una bella occasione per presentare alle ragazze delle giovani donne che occupano con successo le nuove frontiere delle professioni scientifiche. Hanno partecipato agli incontri complessivamente 177 ragazze e 293 ragazzi. Alternanza scuola lavoro alla Sezione di Ancona dell’Istituto Zooprofilattico Umbria e Marche (Direttore Elena Rocchegiani socia Soroptimista dal 2000) che ha visto coinvolte 4 alunne del triennio della scuola secondaria di secondo grado della provincia di Ancona».
Come avete contribuito, nel tempo, alla sensibilizzazione degli anconetani su temi delicati che riguardano la donna?
«Più che tanti discorsi, abbiamo realizzato delle azione concrete per facilitare la vita delle donne e dei loro bambini. Stanza delle audizioni protette per donne e minori, collegata tramite video con l’aula udienze della Procura della Repubblica di Ancona. Un progetto su scala nazionale, affinché le donne e i minori vittime di violenza non siano obbligati a rendere la loro testimonianza in presenza di chi li ha abusati. “Stanza tutta per sé”, un ambiente a dimensione familiare per rendere meno gravoso il momento della denuncia, realizzata presso la Caserma dei Carabinieri di Ancona e dedicata alle donne vittime di volenza e stalking. “Bebè Point”, in collaborazione con il Comune di Ancona e l’Adisco, la realizzazione di 6 spazi dedicati alle mamme che devono allattare o cambiare il proprio bambino. I “Bebè point”, sono realizzati nel centro storico di Ancona. Nell’ambito del “Progetto per i minori”, con lo scopo di rendere ancor più piacevole i colloqui fra i minori ed i genitori reclusi, Il Club ha acquistato, tra gli altri oggetti, anche giochi e libri da colorare per rendere più adatte ai minori le stanze già dedicate ai colloqui, e giochi per l’area giardino nello specifico una casetta con sedute e uno scivolo. Si finanzia un fondo per abbonamenti per trasporto pubblico per le ospiti della Casa Rifugio Zefiro in risposta ad una specifica richiesta di questa struttura. Esiste un rapporto di collaborazione che dura da anni con la Casa Rifugio Zefiro. Anche in passato il Club Ancona ha sostenuto con contributo finanziario un’ospite di tale struttura, aiutandola a raggiungere una sua autonomia. Si è contribuito al “Progetto Microcredito Etico Caritas” finalizzato a risolvere alcune situazioni di donne che per svariati motivi si trovino in difficoltà, per aiutarle nel raggiungimento dell’autonomia. Da vari anni finanziamo gli studi di una bimba Karia Jacqueline (oramai adolescente) con un’adozione a distanza».
Quanto riescono a fare la differenza tante donne unite in un gruppo?
«Si dice spesso che le donne non sanno fare squadra e purtroppo spesso è vero. È un vero peccato perché quando riusciamo a collaborare, a mettere insieme le nostre idee, le nostre competenze, il nostro senso pratico sono pochi gli obbiettivi che non riusciamo a raggiungere. Il motto dell’attuale Presidente nazionale è proprio “Insieme diamo valore al futuro delle donne”. E il fatto di raccogliere e coordinare in progetti nazionali le attività dei vari Club dà visibilità ed aumenta enormemente l’impatto delle nostre azioni, che non si disperdono in mille piccole iniziative, ma convergono attorno ad alcuni, fondamentali obbiettivi. Basta veder la risonanza nazionale di progetti quali la Sala di audizione protetta, la Stanza tutta per sé, Maggie, Cammina per il cuore con eventi anche alla Camera e al Senato».