ANCONA – «Il piano vaccinale ci permetterà di raggiungere l’obiettivo che ci siamo dati, arrivare entro fine settembre all’immunità di gregge» Lo ha dichiarato il sottosegretario di Stato alla Salute, Andrea Costa, in visita nelle Marche, al centro vaccinale PalaPrometeo di Ancona, dopo un vertice a Palazzo Raffaello con la Giunta regionale e una tappa all’Inrca di Ancona con il governatore Francesco Acquaroli e l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini.
Dopo aver risposto alle domande dei giornalisti, il sottosegretario è entrato all’interno del punto vaccinale del capoluogo dove si è congratulato con il personale sanitario operante all’interno del PalaPrometeo per l’ottimo lavoro che sta svolgendo, mantenendo un ritmo vaccinale che va dalle 1.200 somministrazioni al giorno, fino a toccare punte di 1.500 inoculazioni.
Sollecitato dai giornalisti sulla vaccinazione dei turisti nei luoghi di vacanza, Costa ha spiegato che il Ministero «ha dato fin da subito la sua disponibilità, nella consapevolezza che ogni proposta che serva a migliorare, accelerare e incentivare la vaccinazione, debba essere salutata positivamente».
Anche nella nostra regione i turisti che scelgono le Marche come meta potranno vaccinarsi nei punti di popolazione. Proseguendo sullo stesso tema, il sottosegretario ha precisato «abbiamo anche detto che ciò era possibile, se attraverso le Regioni ci fosse stato un accordo riguardo la compensazione dei vaccini, quindi laddove si sono create queste condizioni, assolutamente la ritengo una soluzione importante, che può essere utile per incrementare la vaccinazione».
Toccando la questione della variante Delta, che sta destando preoccupazione per i casi individuati anche nel nostro Paese (nelle Marche non è ancora stata rilevata ad oggi), il sottosegretario ha affermato che «gli studi ci dicono che di fronte a un cittadino vaccinato questa aggredisce molto meno, con conseguenze lievi».
«Ciò che dobbiamo guardare con attenzione – prosegue – non sono solamente i contagi, ma il numero degli ospedalizzati e delle terapie intensive. Sotto questo aspetto una popolazione vaccinata è ovviamente molto più protetta».
Sui sanitari no-vax Costa ha affermato: «Dobbiamo assolutamente procedere» dal momento che «è inaccettabile che un cittadino che entra in un ospedale per essere curato corra il rischio di essere contagiato da chi dovrebbe curarlo». Nelle Marche sono 1.181 gli operatori sanitari non vaccinati, un 2,58% sul totale, nei confronti dei quali sono già partite le raccomandate di invito alla vaccinazione e a motivare le ragioni della non avvenuta vaccinazione.
«La cosa paradossale – ha sottolineato – è che il personale sanitario ha toccato con mano, in prima linea, le sofferenze e ha visto morire tanti cittadini. Faccio fatica a comprendere come ancora oggi ci sia difficoltà e rigidità nei confronti dei vaccini. Mi aspetterei, proprio per quello che hanno vissuto, dessero invece un messaggio di positività e di incentivo alla vaccinazione».
Parlando con i giornalisti, Costa ha poi sottolineato il buon andamento della campagna vaccinale nella nostra regione. «I dati delle Marche – ha detto – mettono in evidenza il lavoro straordinario che è stato fatto dal territorio, con numeri che posizionano le Marche al di sopra della media nazionale, quindi con obiettivi di vaccinazione ampiamente raggiunti».
Per quanto riguarda la terza dose, secondo il sottosegretario alla Salute, «siamo in una fase ancora di studio. La nostra comunità scientifica sta facendo valutazioni sulle evidenze scientifiche. È presumibile pensare che ci sarà bisogno di una terza dose. Sarà comunque programmabile e pianificabile, avendo già un’anagrafica vaccinale disponibile. Ci sono le condizioni per affrontarla con i mezzi idonei e con tutto quanto serva».
Infine sul tema della riapertura delle discoteche ha invitato a non fare l’errore di pensarle «solo come luoghi di divertimento, ma sono vere e proprie attività del nostro Paese. Sono oltre tremila, hanno oltre cento mila addetti, un fatturato di due miliardi: quindi credo che sia un comparto economico che merita, come gli altri, una data certa per potere pianificare una ripartenza. Credo che il sistema dei green pass possa essere declinato anche alle discoteche, con una riapertura graduale e in sicurezza».
Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha spiegato che con il sottosegretario «abbiamo fatto il punto sulla situazione della pandemia, sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), sulle strutture ospedaliere e sulla capacità di rilancio delle nostre eccellenze. Un confronto costruttivo per gettare le basi su cui rilanciare la nostra regione, trovando nel sottosegretario attenzione alle nostre esigenze. Approfondiremo presto insieme quanto proposto, in un incontro che programmeremo».