FALCONARA MARITTIMA – I carabinieri hanno arrestato un pregiudicato 34enne che si era rifugiato in Albania da un anno. L’uomo, fratello di altri due soggetti già arrestati dai carabinieri nel dicembre scorso era finito sotto la lente dei militari dell’Arma nell’indagine “Otto sotto un tetto”.
Residente a Falconara Marittima per diversi anni, durante i quali si era dedicato al traffico di droga, era stato indagato dai carabinieri e poi condannato definitivamente nel 2018 dalla Corte d’Appello di Ancona per spaccio ed estorsione legata al traffico di droga, relativamente a fatti accaduti nel 2011. All’epoca il 34enne era stato arrestato in flagranza di reato dopo aver messo in piedi un’estorsione ai danni di un coetaneo, allora 26enne, che si era indebitato per circa 10 mila euro, per consumo di cocaina, droga che aveva acquistato proprio dall’albanese in un arco di tempo di soli 6 mesi.
A finire nella rete dei carabinieri della Tenenza di Falconara erano stati anche la cognata, una donna di Chieti, oggi 56enne, sposata con il capofamiglia albanese arrestato nel dicembre scorso e recluso a Montacuto, insieme a un altro complice, un coetaneo di origini albanesi. Il processo si era concluso nel 2014 quando l’albanese aveva lasciato il paese per sottrarsi all’esecuzione del provvedimento.
Dopo una serie di intercettazioni, nel 2019 è partita una nuova indagine dei Carabinieri di Falconara, in collaborazione con il Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia, indagine che si è conclusa sabato scorso con l’arresto del fuggitivo presso il proprio domicilio a Durazzo, dove si era rifugiato con le due figlie minorenni.
Il 34enne è stato posto agli arresti nel carcere di Durazzo, dove rimarrà fino al completamento della pratica di estradizione. A carico dell’uomo anche altri procedimenti penali, commessi per gran parte nella provincia di Ancona, per reati contro la persona e lo spaccio di sostanze stupefacenti.