ANCONA – La spiaggia del Passetto – come si suol dire – è ancora a carissimo amico, con cumuli di ciottoli, gente sdraiata sui massi di cemento, persone disabili in carrozzina incastrate tra i sassi della baia e soccorritori sotto il sole cocente per ore a sorvegliare i bagnanti. E ancora: bagnini senza torretta e senza pattino.
Le boe al largo, fino a venerdì sera (3 giugno), neanche c’erano, col rischio che i natanti – come racconta un habitué – si avvicinassero troppo alla costa. Orari dell’infermeria a singhiozzo e tante (troppe) lamentele dei bagnanti.
Critiche anche (e soprattutto) sugli scivoli per scendere in acqua, che ancora non sono stati posizionati. Di conseguenza, per fare un bagno in mare si rischia di scivolare. In tutto questo, per fortuna, le docce – almeno quelle – funzionano, ma i rubinetti non sono stati posizionati.
La porta dell’infermeria è chiusa sbarrata, perché dentro – per l’appunto – ci sarebbero gli scivoli di ferro che avrebbero dovuto già essere in acqua. Così, i sanitari in postazione fissa non hanno la barella, ma uno squallido bancale dov’è posizionata la cassetta del pronto soccorso con qualche attrezzo del mestiere (garze, cerotti e disinfettanti). Insomma, vietato farsi male, al Passetto. Almeno finché qualcuno non deciderà di prendere in mano la situazione e intervenire.
«Di questi tempi, lo scorso anno, venivo al mare tranquillamente, la spiaggia era già sistemata da settimane» riflette prima di tuffarsi Adriana Caso. «Io frequento la Romagna e lì la situazione è totalmente diversa. Di questa spiaggia si potrebbe fare un fiore all’occhiello e invece guardi qua: cumuli di ciottoli ovunque, è vergognoso. Ho persino scritto al sindaco Valeria Mancinelli».
«Sa, non è una questione personale con la sindaca, tutt’altro. Io l’ho persino votata, figurarsi. Però, qui la spiaggia è in condizioni pessime, stendersi sui lettini (o sui teli) sopra i montarozzi di sassi non è affatto comodo».
Lucia Di Ianni affitta per qualche ora lettino e ombrellone: «Mi metterò vicino al molo. La baia? Il caldo è arrivato all’improvviso, ma ad oggi non c’è neppure lo scivolo per gli anziani». Mentre Lucia ci saluta, notiamo un uomo con la divisa rossa: è il sanitario della guardia medica della spiaggia.
Quest’anno, l’appalto l’ha vinto la Croce Gialla (come nel 2021). L’operatore vigila sui bagnanti, ma gronda di sudore (così come il bagnino), costretto com’è a stare sotto il sole per tutte le ore del servizio. A farlo riparare dal sole ci pensa Claudio Cerusico, titolare dello stabilimento Il Valentino. Gli ha dato un ombrellone e una sedia per ripararsi dal sole.
«Due giorni fa, il bagnino e il sanitario sono intervenuti per aiutare un anziano a risalire dall’acqua. Era un disabile e non c’era la rampa» fa sapere Errante Regni. «Le docce funzionano, ma senza le griglie a terra si scivola facilmente».
Gli fa eco Franca Francia: «Dietro il paletto blu su cui è affissa la concessione c’è della ruggine». Il pattino di salvamento? Non pervenuto.
I bagni, grazie al cielo, funzionano, ma a terra, davanti l’ascensore, ci sono pezzi di cemento ovunque. La pavimentazione perde pezzi pure sotto la scalinata. Lì, è tutto una transenna da mesi.
Sorge spontanea una domanda: che figura facciamo con i turisti?