ANCONA – Sugli atti vandalici e gli incendi che ultimamente hanno interessato alcune chiese dell’arcidiocesi di Ancona-Osimo interviene l’arcivescovo Angelo Spina. «Ho appreso con amarezza gli episodi che si sono verificati in alcune chiese – dichiara – in particolare in quella degli Scalzi e in quella del SS. Sacramento ad Ancona, in cui è stato dato fuoco ad una tovaglia di un altare e alla tenda di un confessionale. Mentre sono in corso le indagini, per accertare l’autore del sacrilego gesto, esprimo vicinanza ai parroci e alle comunità parrocchiali».
In poco più di un mese sono infatti avvenuti tre raid incendiari e sono stati presi di mira i lenzuolini degli altari delle chiese di San Pietro Martire e del Santissimo Sacramento e la tende del confessionale della chiesa degli Scalzi. «L’atto in sé è molto grave – continua Spina – perché compiuto in un luogo sacro e per le conseguenze che avrebbe potuto produrre in caso non ci fosse stato l’intervento provvidenziale di chi subito si è accorto dell’incendio e lo ha spento. Le chiese sono luoghi di culto e ogni gesto compiuto contro di esse è un atto sacrilego che offende i fedeli nel loro credo e l’intera comunità civile per la valenza identitaria, la bellezza artistica, architettonica, storica e culturale che tali luoghi significano. Tutti veniamo invitati a vigilare affinché tali gesti non abbiano a ripetersi».
La prima chiesa ad essere stata presa di mira, circa un mese fa, è stata la parrocchia di Varano San Pietro Martire, nella piccola frazione anconetana. Qui i piromani avevano dato fuoco al lenzuolo dell’altare ed era stato proprio il parroco don Fausto Guidi ad accorgersi delle fiamme perché era suonato l’allarme. Circa una settimana fa, è invece andata in fiamme la tovaglietta sull’altare laterale della chiesa del SS. Sacramento che ha fatto scattare l’intervento dei vigili del fuoco.
Infine, qualche giorno fa, l’ultima chiesa ad essere stata presa di mira dai piromani è stata la chiesa dei Santissimi Pellegrino e Teresa, detta degli Scalzi, in piazza del Senato. Si tratta del terzo luogo di culto ad essere stato interessato dalle fiamme nel giro di un mese, con una differenza rispetto ai due precedenti episodi. Se nella chiesetta di Varano e del SS. Sacramento era andato a fuoco il lenzuolino appoggiato sull’altare, nel caso della chiesa degli Scalzi i piromani hanno scelto la tendina di un confessionale. Provvidenziale è stato l’intervento del sagrestano, accortosi in tempo reale delle fiamme.