ANCONA – «Rappresentate una opportunità di riscatto per un territorio che ha voglia di tornare ad essere protagonista e che ha voglia di essere conosciuto». È il messaggio che il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha rivolto da Palazzo Li Madou alla delegazione di atleti, tecnici, medici, fisioterapisti, direttori di gara e dirigenti che rappresenterà le Marche alla 32esima edizione dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo 2020 che prenderanno avvio il 23 luglio, dopo lo slittamento imposto dalla pandemia.
Affiancato dal presidente del Coni regionale, Fabio Luna, del Cip Marche, comitato italiano paralimpico, Luca Savoiardi e dalla campionessa di scherma Giovanna Trillini e di pesi Assunta Legnante, il governatore ha ricordato che le Marche vengono da anni difficili, tra gli effetti del sisma e la crisi economica, una regione dove si respira «fame di vittoria».
«Lo sport può essere uno straordinario testimonial di quello che possiamo rappresentare» ha sottolineato Acquaroli, nel rimarcare che «la comunità marchigiana vi è vicino ed è orgogliosa». Il presidente delle Marche ha poi consegnato alla delegazione la bandiera della Regione.
Nella delegazione dei 31 marchigiani diretti a Tokyo tra gli altri ci sono campioni del calibro di Gianmarco Tamberi (atletica leggera), Milena Baldassarri (ginnastica ritmica), Martina Centofanti (ginnastica ritmica), Achille Polonara (pallacanestro) e Alessandro Pajola (pallacanestro). Presente in sala, Tommaso Marini, il 21enne fiorettista di Ancona, che sarà a Tokyo come quinto per cimentarsi nell’esperienza olimpica puntando ai giochi del 2024.
Atleta delle Fiamme Oro, Polizia di Stato e del Club Scherma Jesi, il 21enne fiorettista di Ancona Tommaso Marini, ha vinto il titolo di Campione Europeo Giovani nel 2019, 4 gare di Coppa del Mondo Giovani e conquistato un secondo posto nella coppa del mondo assoluta.
«Sono molto contento perché la scherma in Italia è uno sport molto solido e competitivo e già essere sull’Olimpo di questo sport per me è una grande traguardo – afferma l’atleta che partirà per Tokyo in veste di riserva – . Spero che vada tutto bene e sono molto emozionato per questa Olimpiade che per quanto possa essere diversa e un po’ triste può rappresentare anche un grande punto di partenza per una svolta e per ritornare a vivere come eravamo abituati prima».
Il presidente regionale del Coni Fabio Luna ha sottolineato l’importanza per gli atleti marchigiani di aver raggiunto la qualificazione ad un importante appuntamento come quello delle Olimpiadi ed ha evidenziato che le Marche sanno esprimere l’eccellenza anche sul fronte dei medici, tecnici e preparatori che voleranno a Tokyo. «Il nostro movimento sportivo sta ancora esprimendo eccellenze, nonostante il momento di difficoltà» ha detto, rimarcando la «collaborazione splendida» con il Cip Marche.
Luca Savoiardi, presidente regionale del comitato italiano paralimpico, ha sottolineato il valore di inclusività dello sport ed ha affermato: «Partecipiamo per vincere, poi se non vinciamo va bene lo stesso». «È un appuntamento importante – prosegue – nel quale gli atleti paralimpici marchigiani contribuiscono alla formazione della rappresentativa della Nazionale italiana con tre elementi più un arbitro per il basket in carrozzina. Facondo i dovuti scongiuri – conclude – speriamo che questi nostri atleti e tecnici contribuiranno a tenere alto il valore del senso di pace e dell’Italia stessa, l’ottimale sarebbe il medagliere nazionale».
La campionessa Giovanna Trillini ha ricordato che Tokyo 2020 è una Olimpiade «tanto sospirata per tutti» e che atleti e preparatori la affrontano «convinti di aver lavorato tanto e di essere pronti e curiosi di vedere quello che sarà, visto che una Olimpiade senza pubblico è strana per tutti, soprattutto per gli atleti».