Se la Lega Volley Femminile aveva sentenziato la chiusura della regular season, alla Fipav spettava il compito di decretare le modalità di assegnazione dello scudetto.
«La Federazione Italiana Pallavolo, dopo un’attenta e approfondita riflessione sulla perdurante situazione emergenziale legata alla pandemia di COVID-19 (coronavirus), che sta interessando il territorio italiano e gli stati di tutto il mondo, ha decretato la conclusione definitiva di tutti i campionati pallavolistici di ogni serie e categoria» – si legge nella nota ufficiale.
Le ipotesi possibili erano varie: dal chiudere tutto e finirla qui, a consentire la disputa dei playoff per assegnare lo scudetto, a organizzare una qualche forma di post season per chi fosse intenzionato a disputarla.
Alla fine ha prevalso la linea del “ferma tutto”. Lo scudetto non sarà assegnato, non si tornerà in campo. Quindi niente bis tricolore né per l’Imoco Conegliano favoritissima né per la Lube Civitanova che invece il suo tricolore avrebbe dovuto sudarselo.
Contestualmente la Fipav ha preso altre due decisioni già nell’aria da un po’ e dunque attese. Stop ai campionati di serie B e categorie giovanili allungate di un anno. Non più under 13-14-16-18 ma 13-15-17-19. Del resto con la chiusura dei tornei giovanili già decisa il 21 marzo, le finali nazionali giovanili previste per il mese giugno erano state annullate rinunciando ad eleggere i migliori.
«Per quanto riguarda poi i campionati giovanili la Fipav ha stabilito che, per permettere agli atleti potenzialmente coinvolti quest’anno di proseguire l’attività giovanile, la prossima stagione si svolgeranno con categorie di annate dispari: Under 13, Under 15, Under 17, Under 19 Maschili e Femminili», è infatti scritto nel provvedimento.
Cosa cambia? Cambia tanto soprattutto per gli atleti che erano in fascia under 18 e che dunque non perderanno l’occasione di confrontarsi con i pari età per la conquista dei titoli provinciali e regionale e dando poi l’assalto alle finali nazionali che assegnano lo scudetto di categoria. Per i più giovani c’è la possibilità di alzare ulteriormente il proprio livello di gioco rinnovando le proprie ambizioni
Uscendo dal settore giovanile si piomba nel “mondo dei grandi” che è oltremodo nebuloso e incerto per e difficoltà del quadro economico complessivo. Si ragiona di defiscalizzazione delle sponsorizzazioni per le aziende e di azzeramento delle tasse gara e di iscrizione ai campionati almeno per i campionati giovanili. Il dibattito sarà lungo.
Per quest’anno, infatti, non vincerà nessuno sul campo se non la pandemia da Covid 19 anche se ci piace pensare che abbia vinto soprattutto la tutela della salute e il buon senso. Per ora #IoRestoaCasa.