Secondo il quadro macro economico del Documento di Economia e Finanza 2018, approvato lo scorso 26 aprile dal Consiglio dei Ministri, nel 2018 prosegue la crescita dell’occupazione a livello nazionale (+0,8%) che collocherebbe il tasso di occupazione al 59,0%, per la prima volta dopo 10 anni al di sopra del massimo pre crisi (58,6% del 2008).
Dall’analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato emerge che il recupero del mercato del lavoro è già stato anticipato nel 2017 in 7 regioni e 20 province dove il tasso di occupazione è al di sopra dei livelli pre crisi. «Tra queste regioni – evidenzia Marco Pantaleoni, Responsabile Area Lavoro e Sindacale di Confartigianato Marche – le Marche non sono comprese: il tasso di occupazione, che si attesta al 62,2%, è inferiore di 2,6 punti percentuali al valore pre crisi, gap che colloca la nostra regione al 19° posto in Italia, davanti a Sicilia e Calabria».
Inoltre, il tasso di occupazione osservato nel 2017 è in linea a quello del 2016, mentre in media nazionale si è registrato un incremento. Complessivamente, nell’ultimo anno nelle Marche l’occupazione è diminuita dello 0,6%, mentre in Italia si è registrata una crescita dell’1,2%.
«Sullo sfondo di questi dati – aggiunge Giorgio Cippitelli, Segretario di Confartigianato Imprese Marche – c’è sicuramente l’impatto degli eventi sismici che hanno ampiamente coinvolto la nostra regione. A questo proposito, infatti, a determinare la dinamica negativa degli occupati è l’andamento nei Servizi: l’occupazione in questo comparto è diminuita del 2,5%, dinamica che colloca le Marche all’ultimo posto in Italia (media nazionale +1,5%), mentre crescita nel comparto delle Costruzioni con il +1,5% (Italia +0,9%) e nel Manifatturiero con il +3,4% (media nazionale +0,6%). Se da un lato, infatti, tali dati ci forniscono segnali di ripresa delle attività più strettamente legate alla fase di emergenza e alla prima ricostruzione, dall’altro la sensibile diminuzione della popolazione in alcune aree impatta largamente sull’occupazione nel comparto dei Servizi, oltre che su molti altri aspetti socio-economici e territoriali».
Che continua. «È evidente che l’avvio dei cantieri per la ricostruzione post-sisma non può più tardare ed è imprescindibile cercare di ripristinare una situazione di normalità in quelle zone; inoltre, fa notare il Segretario di Confartigianato Imprese Marche, la principale stagione turistica che si sta aprendo per la nostra regione deve necessariamente rappresentare una possibilità di creazione di posti di lavoro, in particolare nel campo dei Servizi, in modo da poter bilanciare l’ampia diminuzione registrata. Noi per le Marche da sempre sosteniamo la necessità di un turismo diverso e destagionalizzato, che permetta ai tanti soggetti coinvolti e coinvolgibili di lavorare tutto l’anno, ma è noto che la stagione primaverile e poi quella estiva rappresentano, nel sentiment prevalente, l’occasione ideale per gli afflussi turistici soprattutto nel nostro territorio».