ANCONA – Una donna, residente fuori dalla provincia di Ancona, è stata raggiunta da un ammonimento per stalking in seguito alle condotte poste in essere nei riguardi di un anconetano, con il quale aveva intrattenuto una relazione affettiva per circa un anno. A firmarlo il questore di Ancona Capocasa, su istruttoria della Divisione Anticrimine.
La 44enne, non accettando la fine della relazione con l’uomo, di alcuni anni più grande, avrebbe posto in essere in essere una serie di condotte moleste e persecutorie, volte a farlo desistere dalla decisione di chiudere la storia d’amore e ricondurlo a sé, arrivando a tentare di indurlo a questa decisione, minacciando di avvicinare la ex moglie e i figli.
Le minacce e le molestie sono state effettuate attraverso una profusione di messaggi e mail, che l’uomo ha prodotto nell’istanza di ammonimento, che testimonierebbero come la donna non si rassegnasse alla conclusione della relazione sentimentale e che hanno indotto l’anconetano a temere per l’incolumità sua, ma soprattutto dei suoi familiari.
Il continuo perdurare di queste condotte ha alla fine indotto l’uomo di circa 50 anni a rivolgersi alla Polizia di Stato. Il questore di Ancona ha emesso il provvedimento dell’ammonimento, intimando alla stalker di interrompere ogni tipo di contatto e condotta lesiva.
Nell’ultimo trimestre sono già stati emessi dal questore 12 ammonimenti per contrastare condotte moleste e persecutorie, prima che travalichino in fatti reato più gravi.
«Esserci sempre è anche rispondere in maniera efficace alle richieste di aiuto, come nel caso dello stalking, interrompendo le pressanti richieste di chi non accetta la fine di una relazione o il diniego di un rapporto», commenta Capocasa.
Per quanto di numero inferiore rispetto ai provvedimenti volti a contrastare la violenza di genere, lo stalking non è una condotta di esclusivo appannaggio maschile. Per tanto lì dove assumano i connotati di comportamenti persecutori è possibile richiedere un provvedimento di ammonimento nei riguardi di chiunque, anche se la parte offesa è un uomo, un giovane o un adolescente di sesso maschile.