ANCONA – Ripartenza e turismo esperienziale, sono questi i termini che ricorrono più spesso agli Stati Generali del Turismo 2022 promossi ad Ancona da Confcommercio Marche. L’associazione ha riunito alla Mole Vanvitelliana il gotha del comparto per un momento di confronto sullo stato dell’arte del turismo dopo oltre due anni di pandemia.
Per il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, che detiene la delega al Turismo, quella del 2022 sarà «un’estate di ripartenza», ma comunque segnata anche «dal contesto internazionale» con i venti di guerra in Ucraina. Il governatore si è detto «ottimista» anche alla luce dei «dati confortanti dei primi tre mesi dell’anno, nonostante la pandemia che era ancora presente».
L’appello di Acquaroli è stato quello ad essere «entusiasti» in vista dell’estate e di «comprendere le difficoltà che ancora esistono». «Non è stato facile programmare tra febbraio e marzo, nel bel mezzo della pandemia, un calendario di appuntamenti – ha detto -, ma siamo consapevoli che, con la campagna di promozione dello scorso anno e con un nuovo ritrovato entusiasmo, le Marche si stanno affermando anche su mercati nuovi, dove finora non eravamo riconosciuti».
Il direttore di Confcommercio Marche, Massimiliano Polacco, parlando con i giornalisti ha detto: «Vediamo un turismo in crescita e un flusso che dovrebbe superare le aspettative» ed entrando maggiormente nel dettaglio ha spiegato che la stagione estiva che si sta aprendo «seguirà il percorso del 2021 con nuovi flussi che dovrebbero venire dall’estero» da Germania e Olanda e «che potranno già partire da giugno».
Analizzando i flussi turistici che afferiscono nelle Marche ha spiegato che oltre alle più classiche presenze provenienti da Veneto, Lombardia e Piemonte, «abbiamo indicatori che parlano di Lazio e della Toscana».
«Stiamo recuperando un turismo italiano – ha aggiunto – che obiettivamente stavamo perdendo, siamo stati riscoperti da una buona parte del turismo italiano, da adesso in poi bisogna iniziare a lavorare sul turismo estero perché quella sarà la sfida del prossimo anno». «Un voto? Ci diamo un sette, ma stiamo mettendo insieme una serie di progetti che lanceremo nei prossimi periodi e che si legheranno al turismo esperienziale che potranno portarci all’8».