Ancona-Osimo

Lo stemma dei Savoia alla festa della Liberazione a Sirolo, il circolo Pd: «Sfregio inaccettabile»

Il sindaco Filippo Moschella posa in una foto ma si difende: «Polemica sterile, è una associazione che appoggia l’Anpi»

Il sindaco Filippo Moschella con i rappresentanti dell'Istituto Nazionale per la Guardia d'Onore alle Reali Tombe del Pantheon

SIROLO – Fa discutere una foto che riprende i festeggiamenti del 25 aprile, festa della Liberazione per l’Italia dai nazifascisti, avvenuti ieri a Sirolo e dove hanno partecipano anche i rappresentanti dell’“Istituto Nazionale per la guardia d’onore alle reali tombe del Pantheon”. Erano in diversi e con lo stemma della monarchia sabauda nei mantelli. C’è chi non ha gradito e ha gridato allo “sfregio inaccettabile”. La polemica è partita su Facebook, con un post del circolo Pd “David Sassoli” Numana-Sirolo, a cui non è andata giù la presenza anche “dei monarchici”.

«Il Circolo PD David Sassoli di Sirolo e Numana denuncia lo spettacolo che è andato in scena durante le celebrazioni per la Liberazione d’Italia – hanno scritto sulla pagina social – siamo rimasti allibiti nel vedere lo stemma dei Savoia, coloro che hanno contribuito alla scellerata ascesa di Mussolini prima e all’altrettanto nefasta entrata in guerra dell’Italia a fianco della Germania nazista». 

Avere invitato quelle persone in quella uniforme «significa non avere rispetto per tutti coloro che uniti nella Resistenza hanno contribuito con il proprio sangue alla fine dell’odioso regime fascista».

L’associazione finita sotto tiro è la più antica Associazione combattentistica e d’arma di Italia. È sorta nel 1878 per prestare servizio alle tombe dei re d’Italia al Pantheon e mantenere viva la memoria legata alla casa dei Savoia, al Risorgimento e alle tradizioni militari nazionali. 

Sul polverone sollevato il sindaco di Sirolo ha pronta la replica. 

«È una polemica sterile di chi cerca visibilità – dice Filippo Moschella -. Intanto era una riunione in luogo pubblico e come tale tutelata dalla Costituzione. Quella associazione era lì per appoggiare quello che è stato fatto. L’Istituto Nazionale per la guardia d’onore alle reali tombe del Pantheon ha tra le finalità riconosciute quella di conservare stretti rapporti con le associazioni combattentistiche nate dai partigiani, si accosta all’ANPI e a chi ha finalità similari. Non vedo lo scandalo». 

Ieri, sostiene Moschella, “«ho lanciato anche un messaggio chiaro alla manifestazione nominando il partigiano Pertini» e lo stesso sindaco osserva come i referenti Pd del post Facebook e altri del partito «non erano presenti alla manifestazione, io non li ho visti, non si sono presentati».

«Tramite un post Facebook fatto il giorno prima – continua il sindaco di Sirolo – ho aperto i festeggiamenti del 25 Aprile a tutti. L’Istituto per la guardia d’onore mi ha contattato dicendomi se potevano partecipare e io ho detto di sì come ho detto sì ad altre associazioni. Non c’era nessun fine di non rispetto della festa. Siamo in democrazia c’è inclusione non esclusione».