ANCONA – Sono dieci le organizzazioni internazionali che, assieme alla Politecnica delle Marche, il Cyprus Institute e Hypertech, faranno parte del progetto “Significance”. L’obiettivo è combattere il traffico illecito di opere d’arte e reperti archeologici tramite il web.
Il progetto Significance (Stop illicit heritage trafficking with artificial intelligence) è stato finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito del “framework of the Internal Security Fund ISFP-2019-AG-OPC, proposal on fighting organised property crime” e riceverà un budget di circa 500.000 euro.
Esaminando le recenti statistiche sul traffico illecito di opere d’arte, si è visto come il web, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, con condizioni di indecisione politica, sia un veicolo preferenziale per le organizzazioni criminali. Il consorzio mira a sviluppare strumenti e metodi basati sull’intelligenza artificiale per combattere questa pratica. Algoritmi di intelligenza artificiale saranno istruiti ed implementati al fine di interrogare social media e il dark-web e identificare automaticamente tali traffici.
«L’approccio multidisciplinare che unisce i metodi di ricerca differenti è necessario per mettere in relazione competenze diverse – afferma il Rettore Prof. Gian Luca Gregori – e arrivare all’obiettivo. Il progetto analizzerà decine di migliaia di immagini di opere d’arte e grazie alla Social Media Intelligence sarà possibile monitorare reti e canali per identificare profili, relazioni e organizzazioni illecite».
«Ormai da molti anni la collaborazione tra il gruppo di geomatica e il gruppo di informatica all’interno dell’Università Politecnica delle Marche sviluppa soluzioni su diversi ambiti di ricerca intersecando know-how distinti ma complementari», afferma Eva Savina Malinverni, Professore ordinario di Geomatica dell’Univpm e Principal Investigator per l’unità di ricerca dell’Ateneo. «Significance sarà anche il palcoscenico di un dibattito tra soggetti coinvolti e addetti ai lavori – continua la Prof.ssa Malinverni – per legare l’intelligenza artificiale all’intelligenza umana di cui si nutre, per interpretare dati complessi ed eterogenei».
Il commercio illegale di beni culturali favorisce il comportamento criminale attraverso i suoi profitti illeciti. Come evidenziato dal rapporto SOCTA (Serious and Organised Crime Threat Assessment – SOCTA) di EUROPOL, i proventi del traffico illecito di beni culturali sono in espansione e finanziano la criminalità organizzata, la corruzione e la violenza armata, compreso il terrorismo. L’Organizzazione mondiale delle dogane (OMD) «concorda sul fatto che, quella del traffico di opere d’arte, è una delle più grandi imprese illegali del mondo, del valore di miliardi di dollari, che ha naturalmente attirato l’interesse della criminalità organizzata».
Questo mercato facilita il riciclaggio attraverso la vendita online, la documentazione falsificata e il commercio clandestino da persona a persona. Mentre le azioni delle forze dell’ordine sono parzialmente riuscite a controllare il commercio illegale di beni culturali sulle principali piattaforme di e-commerce, il commercio sembra essere passato a piattaforme alternative, come il “dark web” e i social media.
È qui che SIGNIFICANCE si inserisce, tentando di contrastare questa pratica mettendo a disposizione delle autorità sia innovativi algoritmi sia infrastrutture HPC per il processamento di una enorme mole di dati. Durante il progetto, sfruttando la natura multidisciplinare del partenariato, verranno processate decine di migliaia di immagini di reperti archeologici e opere d’arte che una volta organizzati semanticamente secondo ontologie di dominio, forniranno la base di conoscenza per identificare i traffici illeciti sfruttando tecnologie di social media intelligence.
Il team Univpm è composto da docenti e ricercatori: Eva Malinverni, Primo Zingaretti, Emanuele Frontoni, Roberto Pierdicca e Marina Paolanti.