ANCONA – Continuano i servizi disposti dal Comando compagnia carabinieri di Ancona per una circolazione sicura. Nel weekend appena trascorso (sabato 14 e domenica 15 settembre) sono state identificate 115 persone, controllati 63 veicoli, eseguite 3 perquisizioni personali, veicolari e locali.
Diverse le contravvenzioni elevate ai sensi del codice della strada. Tra i reati più comuni, patente scaduta, patente straniera non convertita, guida con velocità non commisurata e circolazione con veicolo senza revisione.
Denunciata invece per “guida in stato di ebbrezza”, una donna di 35 anni, operaia coinvolta in un sinistro stradale. La donna sottoposta ad accertamento alcolemico aveva un tasso di oltre quattro volte il limite consentito dalle vigenti normative. Ritirata la patente.
Ecco il quadro normativo che disciplina la guida sotto l’influenza di sostanze alcoliche.
Le sanzioni penali e amministrative in caso di guida in stato di ebbrezza, nel corso degli ultimi anni sono notevolmente inasprite e variano a seconda del tasso alcolemico accertato. In ogni caso, tuttavia, è prevista una decurtazione di dieci punti dalla patente.
Nel dettaglio: in caso di guida con tasso alcolemico compreso tra 0,5 e 0,8 g/l, è prevista una sanzione amministrativa compresa tra 532 e 2.127 euro e la sospensione della patente da tre a sei mesi.
In caso di guida con tasso alcolemico compreso tra 0,8 e 1,5 g/l, la sanzione è sia penale che amministrativa e consiste in una multa compresa tra 800 e 3.200 euro, nell’arresto fino a sei mesi e nella sospensione della patente da sei mesi a un anno.
Infine, in caso di guida con tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l, la sanzione, sia penale che amministrativa, consiste in un’ammenda compresa tra i 1.500 e i 6mila euro, nell’arresto da sei mesi a un anno, nella sospensione della patente da uno a due anni, nel sequestro preventivo del veicolo e nella sua confisca.
Se il proprietario è diverso dal conducente, la durata di sospensione della patente è raddoppiata e non si applicano il sequestro e la confisca. In caso di recidiva biennale è prevista la revoca della patente.
In ogni caso, salvo che non si sia provocato un sinistro stradale, l’arresto può essere sempre sostituito dai lavori socialmente utili, che possono far estinguere il reato, revocare la confisca e dimezzare il periodo di sospensione della patente se svolti positivamente.
Se il conducente di un veicolo si oppone all’accertamento rifiutando di sottoporsi ad alcoltest, la legge prevede che egli venga sanzionato allo stesso modo che se si trovasse nello stato più grave di guida in stato di ebbrezza, quindi con l’ammenda da euro 1.500 a euro 6mila e l’arresto da sei mesi a un anno, oltre che con la sospensione della patente da sei mesi a due anni e la confisca del veicolo, se di sua proprietà.