ANCONA – A tre mesi dalla richiesta di rinvio a giudizio della Procura è stata fissata l’udienza preliminare per il filone bis sulla strage di Corinaldo, quello sulla sicurezza della discoteca e le responsabilità della commissione di vigilanza e di chi non è intervenuto lasciando che la Lanterna Azzurra rimanesse aperta nonostante le carenze strutturali.
Il filone che tira in ballo anche il sindaco di Corinaldo, Matteo Principi, che presiedeva la commissione. L’udienza è stata fissata per il 24 maggio prossimo davanti al gup Francesca De Palma. Gli indagati che rischiano di finire a processo sono 18 più la società Magic Srl che aveva in gestione il locale notturno di via Madonna del Piano. Sono rimasti gli stessi della richiesta di rinvio a giudizio arrivata a dicembre scorso e della chiusura delle indagini di agosto.
Tra i 18 indagati ci sono i proprietari della discoteca di Corinaldo, i gestori del locale, due addetti alla sicurezza che la sera dell’8 dicembre 2018 erano nella sala da ballo e i componenti della Commissione di vigilanza che aveva rilasciato la licenza di pubblico spettacolo alla Lanterna Azzurra.
I reati contestati a vario titolo vanno dall’omicidio colposo plurimo alle lesioni personali, passando per il falso e il disastro colposo oltre all’apertura abusiva del locale.
L’udienza preliminare si terrà a quasi tre anni e mezzo dai sei morti e dagli oltre 200 feriti che ci furono quella notte maledetta, l’8 dicembre 2018. Già condannati in primo grado invece i componenti della banda dello spray.