ANCONA – Più mesi di carcere per tutti. La Corte di Assise di Appello ha riconosciuto l’associazione a delinquere alla banda dello spray ritenuta responsabile dei morti alla discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo. Per i sei ragazzi della Bassa Modenese, poco più che 20enni, oggi pomeriggio da Ancona è arrivata anche la condanna di secondo grado (in abbreviato tenuto conto del rito già scelto in quella di primo grado, arrivata il 30 luglio del 2020).
Il verdetto è stato letto poco dopo le 18: 12 anni 6 mesi e 20 giorni per Ugo Di Puorto, ritenuto il principale accusato perché per l’accusa fu lui a prendere il pulsante della bomboletta dello spray al peperoncino (fu trovato sopra il suo dna), 12 anni 4 mesi e 20 giorni per Raffaele Mormone, il suo fedele amico. Per Andrea Cavallari 11 anni e 10 mesi, per Moez Akari 11 anni e 6 mesi, per Haddada Souhaib 11 anni e 3 mesi e per Badr Amouiyah 10 anni e 9 mesi. Rispetto al primo grado gli imputati hanno preso pene maggiori che vanno da un mese a quattro mesi.
Sull’associazione a delinquere si era basato il ricorso in appello della Procura. Le difese hanno contestato il nesso casuale spray e morti chiarendo piuttosto come non si sono fatti abbastanza accertamenti sui macchinari dei fumi di scena. Per la Procura generale, rappresentata in aula dal pg Ernesto Napolillo, la banda era una’associazione a tutti gli effetti perché «emerge anche dalle intercettazioni» ha detto nelle repliche.
Soddisfatti i familiari delle vittime. Quella notte, tra il 7 e l’8 dicembre 2018 morirono cinque minorenni e una mamma di 39 anni. La sostanza urticante spruzzata creò panico di massa e una fuga incontrollata dei presenti verso l’unica uscita aperta in quel momento, l’uscita numero 3. Nella calca morirono Asia Nasoni, 14 anni, di Mondolfo, Daniele Pongetti, 16 anni, di Senigallia, Benedetta Vitali, 15 anni, di Fano, Mattia Orlandi, 15 anni, di Frontone, Emma Fabini, 14 anni, di Senigallia, ed Eleonora Girolimini, 39 anni, anche lei di Senigallia.
Riconosciuti anche i reati di omicidio preterintenzionale, lesioni personali furto e rapina. Le difese, uscite le motivazioni, tra 90 giorni, potranno ricorrere in Cassazione.