ANCONA – Volevano convertire le patenti marocchine e tunisine in titoli di guida validi in Italia ma a fermare il traffico di patenti false ci ha pensato la Polizia Stradale delle Marche che, coordinata dalla pm Irene Billotta della Procura di Ancona, ha denunciato 94 persone. Tra queste, oltre ai titolari dei documenti falsificati, c’è anche l’ideatore del raggiro. L’uomo, un marocchino residente in provincia di Rovigo, per ogni patente riusciva ad incassare dai 1.800 ai 2.500 euro.
Le indagini sono partite dopo che 94 persone, tra tunisini e marocchini provenienti da fuori regione, hanno presentato in due autoscuole di Ancona e provincia, gestite da un anconetano, la documentazione per la conversione dei documenti ottenuti in patria. In alcuni casi era stata falsificata la data di residenza in Italia in modo da rientrare nei parametri dettati da accordi sottoscritti dai governi italo-marocchino ed italo-tunisino. Altre volte invece la patente estera della quale era stata richiesta la conversione, risultava contraffatta e mai ottenuta nel paese di origine.