FALCONARA – Un campione d’Europa con la nazionale di pallavolo femminile. Ma anche un campione di umanità, esempio di valori, quali sacrificio, costanza e determinazione per raggiungere gli obiettivi e superare le sfide che s’incontrano nel cammino. In poche parole la descrizione fedele di Davide Mazzanti, Ct dell’Italvolley in rosa, presente stamattina (martedì 19 ottobre), al convegno promosso dal Rotary Club Falconara, rappresentato dal presidente Paolo Lovascio, presso l’aula magna del liceo Cambi.
Mazzanti, intervenuto assieme ai rappresentanti del Sitting Volley, Luca Vallasciani e Lorenzo Giacobbi, ha tenuto una tavola rotonda in presenza degli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Cambi Serrani di Falconara Marittima, inviando messaggi capaci di stimolare curiosità, interesse e tante domande dei giovani: «Se fallite qualche obiettivo, nello sport e nella vita, il vostro valore non cambia – ha detto -. Forse avete sbagliato qualcosa, non per forza il vostro percorso. Ricordatevi che vincere è speciale. Perdere è normale e fa parte del gioco».
Il Ct fanese si è raccontato a tutto tondo. I sogni da bambino, le tappe fondamentali della carriera, la continua ricerca di un talento. Che, in prima istanza, sentiva di non avere. Poi, grazie ad una serie di incontri positivi, nello sport e nella scuola, è riuscito a coltivare accanto alla sua più grande passione: la pallavolo. Disciplina che da tecnico lo ha incoronato, di recente, campione d’Europa con le sue ragazze, dopo la cocente delusione alle Olimpiadi di Tokyo.
La svolta per il Mazzanti allenatore c’è stata quando ha compreso «che non esisteva un genere vincente per allenare, ma uno stile – ha aggiunto -. Quando ho capito che le mie fragilità, costituivano anche la mia forza. Ci rendono normali, ci fanno diventare speciali. Non abbiate timore se non riuscite ad individuare da subito il vostro talento: abbiate pazienza. E perseguite i vostri desideri, lavorando, a questa età, per scoprire una passione».
Aspetti sui quali hanno insistito anche i referenti del mondo paralimpico, Vallasciani e Giacobbi, secondo i quali dalle presunte difficoltà fisiche possono nascere delle belle opportunità: «La disabilità all’inizio può rappresentare un problema – ha spiegato Vallasciani -. Se si riesce a superare il primo momento, indubbiamente difficile, poi si apre un mondo fantastico, nuovo e che non deve spaventare ma aiutare a far emergere la qualità di ciascun individuo. Nel nostro caso riusciamo attraverso lo sport».
Il convegno è stato moderato dal consigliere nazionale del Cip Tarcisio Pacetti, nonché presidente dell’associazione di volontariato Gruppo Amici per lo Sport, che ai giovani ha chiesto di essere «ambasciatori di inclusione, socialità e uguaglianze». Feedback ampiamente ricevuto, come hanno confermato alcune riflessioni dei ragazzi.
Tanti gli interventi, tra i quali quelli il presidente del Coni Marche, Fabio Luna, il vicepresidente del Cip Marche, Roberto Novelli e il presidente della Fipav Marche, Fabio Franchini, oltre all’assessore allo Sport e all’Istruzione regionale, Giorgia Latini, cui gli studenti hanno consegnato un mazzo di fiori. «Lo sport non è soltanto competizione, ma benessere ed educazione – ha sottolineato la rappresentante della Giunta marchigiana -. Uno strumento che aiuta a crescere, migliorare, apprendere, soprattutto nelle sconfitte, e permette di diventare più grandi e più forti».
Soddisfazione è stata palesata dalla dirigente dell’IIS Cambi Serrani, e sindaco di Falconara, Stefania Signorini, orgogliosa di ospitare l’evento nel cuore del liceo falconarese, che tra gli indirizzi annovera proprio un corso a vocazione sportiva: «Lo sport è un veicolo di socialità, inclusione, aggregazione e offre spunti di crescita personale a chiunque lo pratichi a qualunque livello – la voce della preside -. A tal proposito possiamo annunciare che come scuola ci siamo incontrati con il Comitato italiano paralimpico Marche e realizzeremo presto dei progetti per uno sport che superi qualsiasi barriera».
«L’impegno della nostra associazione si concretizza con appuntamenti simili – ha concluso la giornata il presidente del Rotary Club Falconara Paolo Lovascio -, che offrono opportunità di sviluppo e arricchimento ai giovani, grazie al contributo degli intervenuti, capaci di stimolare in loro riflessioni importanti e formative». Missione compiuta, a giudicare dalle reazioni positive di tutti i presenti.